(Teleborsa) -
Intesa Sanpaolo ha chiuso i
primi nove mesi del 2023 con un
utile netto in crescita dell'85,3% a
6.122 milioni di euro, da 3.303 milioni dei primi nove mesi del 2022. I risultati "confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie al modello di business ben diversificato e resiliente", si legge nella nota sui conti, con l'utile netto trainato dagli interessi netti e
previsto a oltre 7,5 miliardi di euro nell'intero anno, con interessi netti attesi pari a ben oltre 14 miliardi di euro nel 2023 e in ulteriore crescita nel 2024 e nel 2025.
Il conto economico consolidato dei primi nove mesi 2023 registra
interessi netti pari a 10.651 milioni di euro, in aumento del 65,5% rispetto ai 6.436 milioni dei primi nove mesi 2022. Le
commissioni nette sono pari a 6.448 milioni di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto ai 6.697 milioni dei primi nove mesi 2022.
Il
costo del rischio dei primi nove mesi del 2023 annualizzato a 28 centesimi di punto (da 70 nel 2022, 30 se si escludono gli stanziamenti per l’esposizione a Russia e Ucraina, per overlay e per favorire il de-risking, al netto del rilascio a valere sulle rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19), con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi di euro.
Lo
stock di crediti deteriorati a fine settembre 2023, rispetto a fine dicembre 2022, diminuisce del 5,3% al netto delle rettifiche di valore e dell'1,4% al lordo; l'
incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all'1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,4% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’EBA, l'incidenza dei crediti deteriorati è pari all'1% al netto delle rettifiche di valore e all'1,9% al lordo.
Il CdA ha deliberato la distribuzione di 14,40 centesimi di euro per azione (acconto dividendi cash per 2.633 milioni di euro), al lordo delle ritenute di legge, come
acconto dividendi a valere sui risultati del 2023, non sussistendo controindicazioni derivanti dai risultati prevedibili per il quarto trimestre 2023 né raccomandazioni dei regolatori in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Intesa Sanpaolo che ostino a tale distribuzione. L'acconto dividendi per azione è pressoché raddoppiato nel 2023 rispetto al 2022 salendo da 7,38 a 14,40 centesimi di euro, importo che - rapportato al prezzo di riferimento dell’azione registrato ieri - corrisponde a un rendimento (dividend yield) pari al 5,7%.
Intesa ha spiegato che l'attuazione del piano di impresa 2022-2025 "procede a pieno ritmo" e "le iniziative industriali chiave sono ben avviate", con una
prospettiva di utile netto per il 2024 e il 2025 superiore a quello previsto per il 2023.