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ARM HOLDING, dal debutto stellare al primo giudizio negativo

Semaforo giallo da Bernstein Research

Finanza
ARM HOLDING, dal debutto stellare al primo giudizio negativo
(Teleborsa) - A soli pochi giorni dal debutto spumeggiante del titolo ARM HOLDING, al Nasdaq, si spegne l'entusiasmo per quella che è stata considerata la più grande IPO dell'anno.

La controllata dalla banca d'affari giapponese Softbank, ha esordito sulla piazza americana lo scorso 14 settembre, registrando un forte rialzo, arrivando sino a 62 dollari, rispetto ad un prezzo di collocamento di 51 dollari (già sul massimo della forchetta iniziale di 47.51 dollari).

A metà giornata, le azioni ARM mantenevano un rialzo del 17% circa a 59 dollari, confermando il grande interesse del mercato per questo listing (la domanda un fase di IPO ha superato di 10 volte il quantitativo offerto).
Le American depositary shares del designer britannico di chip, hanno raggiunto così, in poche ore, una capitalizzazione di 65 miliardi di dollari, al ritorno sui mercati pubblici dopo un’assenza lunga sette anni. L'American depositary receipt è un certificato che sostituisce le azioni e che consente quindi alle società estere di essere quotate sui mercati degli Stati Uniti.

Gli investitori sono stati attratti da questa IPO convinti che la società britannica abbia ancora molti margini di crescita. E, poi, non va dimenticata l’Intelligenza Artificiale, bramosa di chip, dove ARM punta al grande salto, con oltre il 60% dei ricavi legati ai mercati mobili e dei consumatori.

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Le American Depository Receipts (ADRs), infatti, al terzo giorno dal debutto, hanno subito un crollo di circa il 7% a 56 dollari. Cosa ha provocato lo scivolone? Come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la valutazione sul titolo da parte di un analista. Si tratta di Bernstein Research che ha avviato la copertura di ARM con un giudizio "Underperform" ed un target price di 46 dollari per azione, suggerendo che potrebbe non essere il favorito dell'intelligenza artificiale che alcuni investitori si aspettano. Da parte degli esperti non vuol essere una raccomandazione a vendere, ma più un concetto di "moderate sell e weak hold". Una sorta di semaforo giallo!
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