(Teleborsa) - Almeno per il momento niente quota 41 ma una
proroga di Quota 103 e l'
estensione di Opzione Donna a 58 anni per le tre categorie di lavoratrici interessate all'agevolazione anche nel caso in cui non abbiano figli. Queste le ipotesi sul tavolo mentre la maggioranza è al lavoro sul dossier pensioni in vista della manovra. Attenzione anche ai giovani con qualche risorsa che potrebbe essere messa sul riscatto della laurea agevolato.
"Quota 41 resta un obiettivo di questa legislatura. Ci arriveremo gradualmente, ma intanto il percorso, come avevamo chiesto, è già iniziato. Molto probabilmente per il prossimo anno verrà confermata quota 41 con il paletto dei 62 anni (Quota 103)" mentre "l'aumento delle pensioni minime si farà – afferma il
sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, parlando ad Affaritaliani.it della prossima legge di bilancio –. La priorità, oltre a rinnovare il taglio del cuneo fiscale, è il sostegno ai lavoratori e ai pensionati in difficoltà che più di altri hanno sofferto per colpa di un'inflazione che ha aggredito i salari delle famiglie italiane. Cercheremo di allargare il più possibile la platea per sostenere gli assegni bassi. È chiaro che questo Governo guarda con attenzione alle persone più fragili e che hanno bisogno di un aiuto concreto".
Insoddisfazione sul fronte pensioni è stata espressa mercoledì scorso dai sindacati. "Stiamo chiedendo al governo una modifica vera della politica economica e sociale ma finora questo confronto non è stato possibile: abbiamo scritto al governo per aprire una trattativa vera ma continuano incontri finti. Anche oggi c'è né stato uno sulle pensioni. Basta essere presi in giro, non è che puoi continuare a raccontare che stai osservando quello che succede: non hai un euro, non metti un euro, ma di cosa stiamo parlando. Ormai si sta rendendo esplicito che le promesse che questo governo ha fatto in campagna elettorale oggi non stanno in piedi.La realtà è che sulle pensioni il governo non ha intenzioni di cambiare nulla, stiamo tornando alle visione peggiore della legge Fornero – ha commentato il
leader Cgil Maurizio Landini in un'intervista a La Stampa –. I 41 anni non ci sono, il superamento della Fornero non c'è, non si introduce una pensione di garanzia per i giovani né si fa una differenziazione tra i lavori più pesanti e non si riconosce neanche il lavoro delle donne".