(Teleborsa) - "In questo momento quello che ci preme è fornire un servizio agli utenti italiani che sia adeguato alle loro necessità e che abbia prezzi accessibili. Il confronto con il comparto aereo è in atto e io sono convinto che riusciremo a sviluppare una politica industriale che consenta al paese di cogliere nuove opportunità. Sulle norme contro il caro-voli "ci siamo confrontati con tutte le compagnie, anche ovviamente con Ryanair, avremo un tavolo collettivo prossimo giovedì". È quanto ha affermato il
ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al Mimit dopo il taglio dei voli da parte di Ryanair. "Molte delle imprese che si sono presentate, in questi giorni, ci hanno annunciato piani di incremento dei loro voli nel nostro paese. Direi anche tutte le imprese, nessuna esclusa – ha aggiunto Urso –. Questo perché 'Italia è il paese in cui cresce di più in Europa il traffico aereo e anche il paese in cui si fanno i maggiori utili".
Quanto alla
decisione di Ryanar che ha deciso di rispondere al decreto approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 7 agosto che prevede un tetto alle tariffe per i collegamenti per le isole annunciando il taglio dei voli su una decina di rotte in Sardegna Urso ha invitato la compagnia low cost a confrontarsi in sede europea. "Guardo a fatti concreti, in uno spirito costruttivo e positivo come sempre, e mi auguro – ha affermato il Ministro – che anche questa importante impresa, riesca ad avere una percezione positiva in sede europea e l'invito andare e a confrontarsi con i cittadini europei".
"Ci auguriamo che il Ministro Urso al tavolo collettivo con gli attori del trasporto aereo annunciato per giovedì prossimo, coinvolga anche le organizzazioni sindacali perchè sarebbe davvero un grave errore non considerare le lavoratrici e i lavoratori del settore tralasciando il tema del lavoro – hanno commentato il
segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Ivan Viglietti della Uiltrasporti –. Il decreto appena varato dal Governo affronta il problema vissuto dagli utenti circa l'innalzamento delle tariffe, ma è altrettanto importante affrontare i problemi vissuti dai lavoratori del trasporto aereo legati soprattutto al contratto unico di settore e alla mancata attuazione, ancora dopo quasi due anni, dell'articolo 203 del Decreto Rilancio che dovrebbe vincolare le compagnie che operano nel nostro Paese all'applicazione del Contratto collettivo previsto. Una situazione questa – concludono
Tarlazzi e Viglietti – che continua ad alimentare una concorrenza distorta e soprattutto uno sfruttamento dei lavoratori non più tollerabile e che quindi va affrontata con urgenza e con il coinvolgimento di tutti gli attori in campo».
Dal canto suo la Commissione Europea ha fatto sapere che "sostiene le misure volte a promuovere la connettività a prezzi sostenibili, a patto che siano in linea con le regole del mercato interno. Una concorrenza sostenibile, con la libera determinazione dei prezzi, – ha detto il
portavoce della Commissione Europea per i Trasporti Adalbert Jahnz – è di solito la miglior garanzia di prezzi sostenibili, nel nostro mercato dei trasporti altamente liberalizzato, con successo. Tuttavia – aggiunge – ci sono possibilità, in casi specifici ed eccezionali, di fissare obblighi di servizio pubblico per assicurare livelli minimi di servizio e la continuità territoriale. Non commentiamo sulle decisioni commerciali di singoli operatori". I servizi della Commissione Europea – sottolinea il portavoce – "hanno contattato le autorità italiane" per ricevere "informazioni più precise sul contenuto" del decreto contro il caro voli. La Commissione sarà in grado di "pronunciarsi" sulla rispondenza del decreto alle norme Ue "una volta che avremo chiarito tutte le informazioni rilevanti con le autorità italiane e una volta che avremo condotto le nostre analisi".
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