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UE identifica "gatekeeper" digitali: Google, Amazon, Apple, TikTok, Meta e Microsoft

Economia
UE identifica "gatekeeper" digitali: Google, Amazon, Apple, TikTok, Meta e Microsoft
(Teleborsa) - La Commissione europea ha designato oggi per la prima volta sei gatekeeper, ossia Alphabet (società madre di Google), Amazon, Apple, ByteDance (proprietaria di TikTok), Meta e Microsoft, a norma del regolamento sui mercati digitali. In totale sono stati designati 22 servizi di piattaforma di base forniti dai gatekeeper. I gatekeeper hanno ora sei mesi di tempo per conformarsi all'elenco completo di obblighi e divieti a norma del regolamento sui mercati digitali, offrendo a utenti finali e commerciali dei loro servizi una scelta più ampia e una maggiore libertà.

A norma del regolamento - spiga una nota - la Commissione europea può designare come gatekeeper le piattaforme digitali che forniscono un punto di accesso importante tra imprese e consumatori in relazione ai servizi di piattaforma di base. Le odierne decisioni di designazione fanno seguito a un processo di riesame della durata di 45 giorni, condotto dalla Commissione dopo la notifica da parte di Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta, Microsoft e Samsung del loro status potenziale di gatekeeper.

"Più scelta per i consumatori, meno ostacoli per i concorrenti di minori dimensioni: il regolamento sui mercati digitali aprirà le porte di internet - ha commentato Thierry Breton, commissario per il Mercato interno - Con la designazione odierna stiamo alfine ponendo limiti al potere economico di 6 gatekeeper, offrendo una scelta più ampia ai consumatori e creando nuove opportunità per le imprese tecnologiche innovative più piccole, grazie ad esempio all'interoperabilità, al sideload, alla portabilità dei dati in tempo reale e all'equità".

La Commissione ha avviato quattro indagini di mercato per valutare ulteriormente le osservazioni presentate da Microsoft e Apple, secondo cui alcuni dei loro servizi di piattaforma di base, a dispetto del raggiungimento delle soglie, non costituiscono punti di accesso: per Microsoft, Bing, Edge e Microsoft Advertising; per Apple, iMessage.

La Commissione ha inoltre avviato un'indagine di mercato per valutare ulteriormente l'opportunità di designare come gatekeeper l'iPadOS di Apple, anche se non raggiunge le soglie.

La Commissione ha inoltre concluso che, sebbene Gmail, Outlook.com e Samsung Internet Browser raggiungano le soglie di cui al regolamento sui mercati digitali per essere qualificati come gatekeeper, Alphabet, Microsoft e Samsung hanno fornito argomentazioni sufficientemente motivate per dimostrare che tali servizi non costituiscono punti di accesso per i rispettivi servizi di piattaforma di base. La Commissione ha pertanto deciso di non designare Gmail, Outlook.com e Samsung Internet Browser come servizi di piattaforma di base.

La Commissione monitorerà l'effettiva attuazione e l'osservanza degli obblighi dei gatekeeper. Nel caso in cui un gatekeeper non rispetti gli obblighi sanciti dal regolamento sui mercati digitali, la Commissione può irrogare ammende il cui importo non superi il 10% del fatturato totale realizzato a livello mondiale dall'impresa; tale importo può aumentare fino a raggiungere il 20% in caso di recidiva. In caso di violazioni sistematiche, alla Commissione è inoltre conferito il potere di adottare rimedi aggiuntivi, quali l'obbligo per un gatekeeper di vendere un'impresa o parti di essa o il divieto per il gatekeeper di acquisire altri servizi correlati all'inosservanza sistemica.

(Foto: William Hook su Unsplash)
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