(Teleborsa) - I
dati sul mercato del lavoro statunitense
rilasciati oggi dal Bureau of Labour Statistics "
aumentano la probabilità che la Fed opti per tassi invariati alla riunione di settembre". Lo affermano gli analisti della Direzione Studi e Ricerche di
Intesa Sanpaolo in una nota sul tema.
"Negli Stati Uniti la crescita occupazionale è rallentata anche ad agosto, consentendo di compiere
un altro passo verso il ribilanciamento di domanda e offerta; il tasso di disoccupazione resta molto basso, ma sale per l’aumento della partecipazione. La dinamica dei salari orari rallenta marginalmente. I dati dovrebbero favorire la sospensione dei rialzi Fed", scrive
Luca Mezzomo, responsabile analisi macroeconomica della Direzione Studi e Ricerche della banca.
Scendendo più nei dettagli, la tendenza al rallentamento degli occupati dipendenti è continuata in agosto: la
variazione dei nonfarm payrolls è pari a 187mila, superiore alle variazioni (ampiamente riviste al ribasso) di giugno (105mila) e luglio (157mila), ma coerente con una ulteriore frenata della media trimestrale a 150mila unità.
La
maggiore sorpresa è venuta però dal
tasso di disoccupazione, balzato dal 3,5 al 3,8%. L'aumento riflette la crescita del tasso di partecipazione da 62,6 a 62,8%, con un travaso di popolazione alla forza lavoro che ha più che compensato l'aumento degli occupati (222mila, secondo la rilevazione presso le famiglie).
(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash )