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Click day Bonus Trasporti: risorse esaurite in un'ora

Richieste da oltre mezzo milione di persone per contendersi i fondi residui

Economia
Click day Bonus Trasporti: risorse esaurite in un'ora
(Teleborsa) - "Non è possibile procedere con la richiesta del bonus trasporti per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023. Sarà possibile effettuare un nuovo tentativo di richiesta a partire dalle ore 8.00 del 1° ottobre 2023 per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di settembre 2023". Questo il messaggio apparso alle 9.09 alle persone in coda per richiedere il Bonus Trasporti.

Dopo lo stop dovuto all'esaurimento delle risorse, alle 8 di questa questa mattina sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è scattato il "click day" per richiedere il Bonus. Pochi minuti dopo le 8 si erano già connesse al sito 500mila persone per contendersi i pochi fondi legati ai residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di agosto 2023. Ma dopo un'ora d'attesa per molti non è stato possibile procedere con la richiesta. "È finito ancora prima di cominciare" è lo sfogo di un utente su X (ex Twitter).

Il Bonus Trasporti è un'agevolazione per l'acquisto di un abbonamento annuale, mensile o relativo a più mensilità, ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale ovvero di trasporto ferroviario nazionale, ad esclusione, in tale ultimo caso, dei servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino. Un incentivo a prediligere una mobilità sostenibile e un aiuto concreto per lavoratori e studenti. La misura di sostegno al reddito e a contrasto di un potenziale impoverimento è stata istituita con il Decreto Aiuti ( decreto-legge n.50 del 17 maggio 2022 - art. 35), convertita con modificazioni in Legge n. 91 del 15 luglio 2022 e rifinanziata con il Decreto Aiuti-bis ( decreto-legge n.115 del 9 agosto 2022 - art. 27) e, da ultimo, con il Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023, con una dotazione finanziaria pari a 100 milioni di euro (Fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Nel 2023 il Bonus ha subito un drastico ridimensionamento nella platea degli aventi diritto, a causa delle minori risorse di Stato. L'emissione di nuovi abbonamenti agevolati è stata, inoltre, messa a rischio dai pesanti ritardi nel rimborso dei voucher erogati da parte del governo lamentati dalle aziende di trasporto.

Ad oggi il Bonus è riconosciuto alle persone fisiche che, nell'anno 2022, hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20mila euro. Il bonus si può chiedere per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Il richiedente accede con SPID o Carta d'Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario, ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne.

Il valore del buono non può superare l'importo di 60 euro e verrà determinato dall'importo dell'abbonamento annuale o mensile che si intende acquistare. Il buono è valido per l'acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o ancora per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il bonus non è cedibile e non incide nel calcolo dell'ISEE. Il Bonus deve essere utilizzato, acquistando un abbonamento, entro il mese solare di emissione. L'abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo. Al momento della richiesta è necessario specificare il Gestore del servizio di trasporto presso il quale acquisterà l'abbonamento annuale o mensile: questa scelta sarà vincolante.

"Il Governo Meloni, che non ha mai creduto in questa forma di aiuto per studenti, lavoratori, famiglie introdotta dal Ministro Orlando nel 2022, di fatto sta provando a eliminarla del tutto. Dopo il mancato rifinanziamento nella legge di bilancio 2023, il Governo è dovuto correre ai ripari a seguito delle proteste di molti utenti del trasporto pubblico, soprattutto i più giovani, facendo comunque perdere alle famiglie mesi di sostegno. Adesso, come ampiamente previsto, le risorse stanziate – 100 milioni, a fronte dei 190 milioni messi in campo a suo tempo dal governo Draghi – si sono dimostrate largamente insufficienti, nonostante il drastico abbassamento della soglia di reddito per accedere al buono, ridotta dal governo Meloni da 35mila a 20mila euro – ha affermato pochi giorni fa Antonio Misiani, responsabile Infrastrutture della Segreteria del Pd –. Se le risorse necessarie non verranno stanziate urgentemente, – avvertiva pochi giorni fa Misiani – a settembre le famiglie si vedranno nuovamente negato il bonus trasporti e saranno costrette al click day per provare a rientrare tra i fortunati che il 1° settembre si contenderanno le (poche) risorse residue sul fondo, insufficienti per l'intera platea. Tutto questo proprio nel momento di maggior bisogno, con la riapertura delle scuole e il rientro dalle ferie di un gran numero di lavoratori e con i prezzi di benzina e diesel ormai superiori ai 2 euro in buona parte del Paese. Come Partito Democratico torniamo a chiedere al Governo di utilizzare parte dell'extra gettito derivante dal caro carburante e rifinanziare subito il bonus trasporti. La riduzione dei costi del trasporto pubblico per le famiglie deve essere una componente fondamentale delle misure da mettere in campo di fronte ad una crescita del costo dei carburanti che il governo si è dimostrato incapace di affrontare".









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