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Valle d'Aosta, confermata chiusura traforo Monte Bianco

Coldiretti: caos ai valichi mette a rischio 63% export cibo

Economia, Trasporti
Valle d'Aosta, confermata chiusura traforo Monte Bianco
(Teleborsa) - "Dall'ultimo colloquio avuto questa mattina con i vertici del Geie Traforo del Monte Bianco è emerso che, al momento, non c'è una variazione della programmazione degli interventi manutentivi previsti".

Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, in merito alla chiusura programmata del traforo del Monte Bianco a partire dal 4 settembre sottolineando come "sia evidente quanto il collegamento transalpino sia vitale per la nostra regione, per tutto il Paese e per l'Europa. Dopo aver risolto questa emergenza, non è più rinviabile un serio ragionamento politico-istituzionale sul futuro di questa infrastruttura".


"Anche solo l'ipotesi di un avvio della prossima stagione turistica invernale con il Tunnel del Monte Bianco chiuso sarebbe un vero e proprio disastro. Sono perfettamente consapevole dell'importanza della sicurezza e degli interventi di manutenzione sulle infrastrutture, mi spiace però debbano accadere questi eventi straordinari perché vengano avviati dei ragionamenti seri su eventuali azioni e interventi infrastrutturali che eviterebbero situazioni del genere". E' quanto dichiara Luigi Fosson, presidente degli albergatori valdostani, esprimendo "una seria e crescente preoccupazione a causa degli impatti negativi derivanti dalla chiusura del Traforo stradale del Frejus".


Alert anche sul versante cibo. Quasi i due terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane interessano i Paesi dell’Unione Europea che vengono raggiunti principalmente attraverso i valichi alpini con l’88% delle merci che in Italia viaggia infatti su gomma.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti dei limiti alla circolazione lungo le frontiere. Una situazione, sottolinea la Coldiretti, che mette a rischio il record delle vendite made in Italy che ha raggiunto i 60,7 miliardi nel 2022 e che è cresciuto dell’ 8% che nei primi cinque mesi di quest’anno.

L’allungamento dei tempi di trasporto, sottolinea Coldiretti, preoccupa in particolare relativamente al transito delle merci deperibili in una situazione di forte concorrenza estera.

(Foto: Christophe Jacquet CC BY-SA 3.0)
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