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Caro voli, governo interviene per abbattere le super tariffe

Si retistrano aumenti in media del 40% con picchi del 70% per Sardegna e Sicilia

Economia, Trasporti
Caro voli, governo interviene per abbattere le super tariffe
(Teleborsa) - E' allarme per il caro voli in Italia, soprattutto considerando che gli aumenti maggiori si sono registrati sulle isole, Sicilia e Sardegna, dove vige anche l'istituto della continuità territoriale. E così il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato un intervento normativo dopo aver convocato le compagnie aeree ed aver bocciato le giustificazioni dei vettori sul caro carburante.

Tutto è nato con l'impennata dei viaggi, che ha fatto lievitare a dismisura il costo dei voli: si registrano aumenti medi del 40% rispetto al 2022, in base all'ultima indagine dell'Istat, con punte superiori al 70% sui voli per la Sicilia e la Sardegna. Numeri confermati dal Garante per la sorveglianza sui prezzi Benedetto Mineo.

"Chi acquista oggi un biglietto aereo per andare ad agosto in Sardegna deve mettere in conto una spesa che può arrivare a sfiorare i 1.000 euro tra andata e ritorno se ci si imbarca da Napoli, quanto il costo di un volo intercontinentale", denuncia il Codacons, ma la situazione è pesante anche per le tratte da Roma e Milano per Venezia, Palermo, Catania e Cagliari. "Le tariffe dei voli aerei sono fuori controllo e oramai, nonostante l’intervento del Governo, l’estate degli italiani è del tutto compromessa", constata il Codacons, annunciato battaglie dinanzi all'Antitrust.

"In vista delle vacanze estive abbiamo registrato rincari significativi dei prezzi dei biglietti aerei, con aumenti compresi tra il 20% e il 50%, e picchi del 70%, nonostante il rallentamento dei prezzi dei carburanti.", spiegano Adoc, Assoutenti, Federconsumatori, definendo questo trend "inaccettabile".

Il Ministro Urso, la scorsa settimana, ha convocato le sette principali compagnie aeree operanti in Italia, chiedendo loro spiegazioni. Ma la giustificazione del caro carburante non ha certo convinto il titolare del Mimit, dal momento che il prezzo del jet-fuel risulta oggi in calo di circa il 45% rispetto allo scorso anno. Per questo si pensa ad una "pratica scorretta" in base alla quale, ad aereo quasi pieno, scatterebbe un meccanismo molto simile ad un'asta, che farebbe lievitare a dismisura il prezzo del biglietto.

Urso ha quindi definito gli aumenti "inaccettabili" ed ha deciso di intervenire a livello normativo, di concerto on il Ministro Salvini, per modificare l'algoritmo che consente di determinare il prezzo dei biglietti aerei.


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