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Bankitalia promuove il meccanismo europeo ETS: è più efficiente di altri sistemi

Ma occorre armonizzare regolamentazione e favorire interconnessione mercati per evitare distorsioni

Economia, Energia
Bankitalia promuove il meccanismo europeo ETS: è più efficiente di altri sistemi
(Teleborsa) - Bankitalia promuove il meccanismo europeo degli ETS, un sistema che si regge sullo scambio di permessi di emissione, sempre più utilizzato dai governi per indurre un abbattimento progressivo delle emissioni carboniche delle imprese, ritenendolo più efficiente di altri sistemi come la carbon tax, che consiste in una imposizione diretta à la Pigou, o in sistemi di controllo e limitazione diretta di tipo amministrativo.

"La teoria economica ha dimostrato che il meccanismo della negoziazione privata dei permessi di inquinamento consente di raggiungere un equilibrio più efficiente tra livello di inquinamento e benessere sociale rispetto a soluzioni alternative basate su un sistema di regolamentazione amministrativa o di tassazione delle emissioni", sottolinea uno studio di Mauro Bufano, Fabio Capasso, Johnny Di Giampaolo, Nicola Pellegrini intitolato Il sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE".

Sistemi ETS sono stati introdotti in numerosi paesi e altri sono in fase di avvio, con molte diversità in termini di settori economici coinvolti e regole di funzionamento, dovute al difficile compromesso tra tutela ambientale e sviluppo economico. Al momento l’ETS europeo è tra i mercati dei permessi di emissione più estesi ed efficienti al mondo.

Dal 2021 - ricorda la Banca d'Italia - i prezzi degli EUA di questo mercato hanno registrato un forte incremento, sospinto da diversi fattori, come ad esempio la fissazione di obiettivi climatici sempre più ambiziosi da parte dell’Unione Europea e la riduzione delle quote che sono allocate in via gratuita. Il mercato però è stato anche influenzato dalla presenza sempre più attiva di operatori finanziari più sofisticati, , che operano su orizzonti di investimento di più breve periodo e con finalità prevalentemente speculative, e questo ha contribuito ad accentuare la volatilità dei prezzi. L’aumento dei prezzi degli EUA ha avuto riflessi anche sul costo dell’energia elettrica, sebbene quest’ultimo sia stato condizionato principalmente dal rialzo del prezzo del gas.

È dunque cresciuta l’attenzione sui profili di trasparenza del mercato degli EUA38, viste le sue implicazioni più generali di politica economica. In particolare appare rilevante l’interesse dei governi nel disegnare regole di funzionamento che tutelino la competitività internazionale dei settori coperti per evitare fenomeni di carbon leakage, ossia delocalizzazioni verso aree con sistemi meno limitativi.

Frammentazione, eterogeneità tra sistemi e competizione tra mercati nazionali rappresentano, secondo gli studiosi della Banca d'Italia, il principale limite all’efficacia degli ETS nell’incentivare le imprese a ridurre le emissioni. Essendo il cambiamento climatico un problema globale, una maggiore integrazione tra mercati appare quindi la risposta più ovvia al tema della riduzione delle emissioni attraverso sistemi di cap and trade, introducendo regole comuni in grado di allineare gli incentivi tra paesi ed evitare
distorsioni.

L’interconnessione tra ETS rappresenta pertanto l’obiettivo di lungo periodo della cooperazione internazionale tra diversi ETS. Un mercato integrato degli ETS favorirebbe infatti un’allocazione più efficiente dei diritti di emissione e un maggiore coordinamento delle
politiche di sostegno del processo di decarbonizzazione. In questo senso, l’Accordo di Parigi e gli sviluppi successivi, culminati nelle linee di azione definite dalla COP26 di Glasgow, hanno definito un percorso per una progressiva armonizzazione internazionale degli standard di calcolo dei contributi alla riduzione delle emissioni di gas serra. L’integrazione dei vari ETS e una maggiore omogeneità a livello globale irrobustirebbe la valenza di soluzioni di mercato al coordinamento internazionale tra le politiche di decarbonizzazione.
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