(Teleborsa) -
Tutte in calo le principali Borse europee. Giornata "no" anche per il listino milanese, che tuttavia mostra cali meno consistenti. Pesa l'
aumento dei tassi di interesse attuato questa settimana da parte delle principali banche centrali, tra cui la Banca d'Inghilterra, la Norges Bank e la Banca nazionale svizzera, e i timori per un'inflazione elevata a lungo.
Sul
fronte macroeconomico, stamattina è emerso che la
crescita delle imprese della zona euro si è quasi arrestata a giugno, a causa dell'aggravarsi della flessione del settore manifatturiero e della scarsa espansione dell'attività nel settore dei servizi, secondo l'indice HCOB PMI a cura di S&P Global.
Pochi spunti a Piazza Affari, a parte l'annuncio di
Eni per
l'acquisizione con Var Energi di Neptune Energy, per un enterprise value di 4,9 miliardi di dollari, e quello di
De Nora sulla valutazione data a Thyssenkrupp Nucera, joint venture per le tecnologie a idrogeno tra la società italiana e la tedesca
Thyssenkrupp, che
sbarcherà sulla Borsa di Francoforte il 7 luglio.
Sessione debole per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,55%. L'
Oro, in aumento (+1,02%), raggiunge 1.933,5 dollari l'oncia. Forte riduzione del
petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-2,87%), che ha toccato 67,52 dollari per barile.
Piccolo passo verso l'alto dello
spread, che raggiunge quota +158 punti base, mostrando un aumento di 3 punti base, con il
rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,90%.
Tra le principali Borse europee calo deciso per
Francoforte, che segna un -1,35%, sostanzialmente debole
Londra, che registra una flessione dello 0,65%, e sotto pressione
Parigi, con un forte ribasso dello 0,86%.
Giornata “no” per la
Borsa italiana, in flessione dello 0,81% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, giornata negativa per il
FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 29.243 punti, in calo dello 0,80%. Negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,78%); sulla stessa tendenza, variazioni negative per il
FTSE Italia Star (-0,81%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Hera (+1,18%),
Ferrari (+0,75%),
Italgas (+0,75%) e
Inwit (+0,64%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Saipem, che ottiene -3,86%. Soffre
Prysmian, che evidenzia una perdita del 2,95%. Preda dei venditori
STMicroelectronics, con un decremento del 2,46%. Si concentrano le vendite su
CNH Industrial, che soffre un calo del 2,13%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Luve (+2,05%),
Bff Bank (+1,40%),
CIR (+1,35%) e
IREN (+1,29%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Industrie De Nora, che prosegue le contrattazioni a -5,37%. Vendite su
Technogym, che registra un ribasso del 3,33%. Seduta negativa per
Safilo, che mostra una perdita del 2,94%. Sotto pressione
Maire Tecnimont, che accusa un calo del 2,65%.