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BCE, Enria: rischi da banche ombra potrebbero intensificarsi con rialzo tassi

Banche, Finanza
BCE, Enria: rischi da banche ombra potrebbero intensificarsi con rialzo tassi
(Teleborsa) - I rischi nel settore delle banche ombra, o intermediari finanziari non bancari (NBFI), "potrebbero intensificarsi nei prossimi mesi mentre la politica monetaria continua il suo sforzo per riportare l'inflazione al suo obiettivo". Lo ha detto Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza della BCE, durante un evento a Francoforte. In qualità di supervisore bancario, "abbiamo intrapreso azioni per promuovere le buone pratiche nel rischio di credito di controparte delle banche a diversi livelli - ha aggiunto - Ciò include la revisione mirata, ma anche il monitoraggio quotidiano da parte dei nostri team di supervisione".

Enria ha spiegato che l'elevata leva finanziaria e la trasformazione aggressiva della scadenza e della liquidità presso gli NBFI "possono essere, e sono state, una fonte di instabilità finanziaria, specialmente nei casi di gestione del rischio inadeguata o limitato controllo normativo e di vigilanza".

L'attuale contesto di rapida normalizzazione della politica monetaria e di accresciuta incertezza geopolitica "rende più probabile l'emergere e il concretizzarsi di tali rischi, che potrebbero persistere sotto la superficie".

Nella sua analisi, ha spiegato che gli NBFI - che comprendono fondi di investimento, compagnie assicurative, fondi pensione e altri intermediari finanziari che, in molti casi, sono soggetti a regolamentazione e vigilanza prudenziale molto più snelle rispetto alle banche - svolgono "un ruolo sempre più importante" nel finanziamento dell'economia reale e nella gestione del risparmio delle famiglie e corporazioni.

All'interno dell'area euro, la crescita del settore NBFI ha subito un'accelerazione dopo la crisi finanziaria globale, raddoppiando dal 2008, da 15 trilioni di euro a 31 trilioni di euro. La quota di credito concesso dalle NBFI alle società non finanziarie dell'area dell'euro è aumentata dal 15% nel 2008 al 26% alla fine dello scorso anno. Complessivamente, le attività del settore NBFI sono ora circa l'80% rispetto alle dimensioni del settore bancario.

Nelle sue conclusioni, Enria ha detto che "le banche rimangono al centro del sistema come dealer, nonostante gli NBFI assumano ruoli come l'intermediazione creditizia e forniscano liquidità nei mercati" e che "devono gestire in modo efficace i rischi di credito della controparte più che mai, sia per proteggere la propria resilienza sia per garantire la stabilità del sistema finanziario nel suo complesso".
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