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IGI 2023: Eni, Hera e Poste Italiane guidano Top10 dell'Integrated Governance Index

Astm, BNL BNP Paribas e Cre´dit Agricole Italia ai vertici delle non quotate

Economia
IGI 2023: Eni, Hera e Poste Italiane guidano Top10 dell'Integrated Governance Index
(Teleborsa) - È stata definita la Top10 dell'Integrated Governance Index 2023. A guidare la graduatoria sono Eni, che guadagna una posizione rispetto allo scorso anno, seguita da Hera (prima nel 2022) e Poste Italiane (quinta a pari merito la scorsa edizione), con Snam ed Erg quarte a pari merito. Ai vertici delle non quotate ci sono Astm, BNL BNP Paribas e Cre´dit Agricole Italia, davanti a Cdp e Alperia. Mentre SIT Spa si afferma come prima delle societa` quotate extra le prime 100, davanti a Fiera Milano, Gefran, Newlat Food e Fnm. La speciale classica sull'area di indagine straordinaria, "L'azienda politica", vede, nell'ordine, ancora Eni, poi Poste Italiane, Intesa Sanpaolo, Hera e Unicredit. I risultati dell'Index, le classiche per area di indagine e le classiche di settore sono presentati in occasione della ESG Business Conference, in programma oggi 14 giugno a Palazzo Giureconsulti.

L'Integrated Governance Index, progetto di ET.group giunto alla ottava edizione, e` l'unico modello di analisi quantitativa del grado di integrazione dei fattori ESG nelle strategie aziendali. Sempre piu`, grazie alla presa di consapevolezza delle societa` partecipanti, l'indice si prola come un indicatore della ESG Identity dell'azienda. Coinvolge, oltre alle prime 100 societa` quotate, anche le societa` che hanno redatto la Dnf nel 2021 (paniere Consob) e le prime 50 societa` non quotate italiane. Il questionario e` stato sottoposto, eliminando le sovrapposizioni del campione, a un totale di circa 300 aziende. Nel complesso, hanno preso parte al questionario oltre 420 manager, con un incremento del 13% rispetto allo scorso anno. Nel 2023, e` cresciuto il numero di societa` analizzate: 98 societa` hanno compilato il questionario, con un tasso di risposta attorno al 30% del campione sollecitato, contro le 86 del 2022, le 80 del 2021 e le 74 del 2020. Hanno partecipato 80 societa` quotate e 18 non quotate. L'indice copre ormai il 68% delle societa` del Ftse Mib e il 57% delle prime 100 societa` quotate italiane.

"Accogliamo con soddisfazione questo risultato che testimonia il costante impegno di Eni nell'integrazione dei fattori ESG in tutte le attivita` della societa`. Il nostro modello – afferma Giuseppe Zafarana, presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni – si basa sull'innovazione, sulla solidita` nanziaria e sull'attenta considerazione degli interessi di tutti gli stakeholder, che includono le nostre persone, le comunita` dove operiamo o che sono comunque coinvolte dalle nostre attivita`, le istituzioni, i fornitori, i clienti, i nostri partner industriali. Tale approccio distintivo ci permette di operare con successo nel complesso contesto attuale e di rispondere alla sda cruciale del settore energetico: decarbonizzare l'energia e renderla accessibile a tutti, contribuendo al contrasto del cambiamento climatico, alla sicurezza energetica ed agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite".

"Siamo soddisfatti di questo riconoscimento che – dichiara Cristian Fabbri, presidente esecutivo del Gruppo Hera – premia l'attenzione che abbiamo sempre riservato alla governance e alle relazioni con i nostri stakeholder. Lo stretto legame con il territorio di riferimento e` cruciale per una societa` come la nostra, che e` sempre stata consapevole e attenta anche al proprio ruolo istituzionale e sociale, tanto piu` rilevante nel contesto attuale in continua evoluzione".

"Il posizionamento sul podio dell'IGI 2023 – afferma Matteo Del Fante, amministratore delegato Poste Italiane – rappresenta per Poste Italiane un ulteriore prestigioso riconoscimento del costante impegno sulle tematiche di governance ESG che si riette chiaramente nelle molteplici iniziative adottate dal Gruppo per raggiungere gli obiettivi indicati dal Piano Strategico e per affrontare le numerose sde presenti e future. Tale risultato, basato su una rigorosa metodologia di analisi, premia l'impegno di creare valore condiviso fra tutti gli stakeholder in linea con gli obiettivi dell'Azienda".

"Nell'ambito del graduale ma inesorabile processo di passaggio da un modello incentrato sulla massimizzazione dei protti ad un modello in cui le imprese, – dichiara Antonella Brambilla, partner di Dentons – pur continuando ovviamente a perseguire un protto, prestano estrema attenzione alle esigenze di tutti gli stakeholder – e, in generale, della comunita` in cui operano –, gli imprenditori stanno sempre piu` realizzando che un cambiamento in termini di approccio e mentalita` e` importantissimo per tutte le imprese di qualunque dimensione, pubbliche o private. Assume dunque sempre maggior rilevanza lo sforzo, anche organizzativo, richiesto alle imprese, commisurato alla relativa dimensione ed area di business ed orientato alla realizzazione di uno sviluppo sostenibile a tutela anche delle future generazioni. Le imprese private diventano pertanto sempre piu` ambasciatrici e duciarie della societa` in cui operano, in risposta alle numerose sde nanziarie, sociali ed ambientali. In quest'ambito, e` in atto un processo di forte responsabilizzazione delle imprese nel considerare i temi di sostenibilita` quale fondamentale componente strutturale delle strategie aziendali".


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