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Fed, cresce attesa per ultimo rialzo dei tassi prima di una pausa

Finanza
Fed, cresce attesa per ultimo rialzo dei tassi prima di una pausa
(Teleborsa) - Gli analisti si aspettano che la riunione odierna della Banca centrale statunitense si concluda con un altro rialzo di 25 punti base e tassi dei fed funds al 5,25%. Questo potrebbe, inoltre, essere l'ultimo rialzo dei tassi negli Stati Uniti dopo 14 mesi di ritocchi ininterrotti, con l'inflazione che ha iniziato a moderarsi già da alcuni mesi e con l'economia che solleva preoccupazioni, come si è visto nell'indebolimento di alcuni indicatori macroeconomici.

Il Federal Open Market Committee (FOMC) della Fed potrebbe aprire la strada a una pausa di "attesa vigile", mirata a valutare gli effetti su ciclo e inflazione della restrizione monetaria già attuata e delle ricadute della crisi bancaria sulla disponibilità di credito e, quindi, sulla domanda finale.

Con gli analisti che danno quasi per scontata l'entità dell'aumento del costo del denaro, l'attenzione si sposta alle parole che saranno usate nello statement e dal presidente della Federal Reserve. "La forward guidance e la conferenza stampa del presidente Powell saranno più importanti del rialzo di 25 punti base, in quanto la Fed cerca di comunicare una pausa nel suo ciclo di rialzo, conservando l'opzione di rialzo o di mantenimento a giugno e oltre", ha commentato Frederik Ducrozet, responsabile della ricerca macroeconomica di Pictet Wealth Management. "Non ci saranno nuovi dot plot o proiezioni economiche, quindi sarà fondamentale qualsiasi descrizione da parte del presidente su dove il tasso di policy debba essere sufficientemente restrittivo"", ha aggiunto.

La decisione dei banchieri centrali USA arriva in un momento in cui è tornata a preoccupare la situazione delle banche statunitensi, in particolare quelle regionali, nonostante il salvataggio di First Republic Bank da parte di JPMorgan. Il KBW Regional Banking Index, che segue gli istituti di medie dimensioni, ha infatti perso il 5,5% nella seduta di ieri.

"Le ricadute dello stress del settore bancario sono incerte, mentre l'inflazione e i salari si sono dimostrati persistenti dopo la riunione del FOMC di marzo - ha detto Tiffany Wilding, North American Economist di PIMCO - Il risultato è che il comitato è più diviso sulla prossima mossa della Fed di quanto non lo sia stato in diversi trimestri. A nostro avviso, per avere il tempo di valutare l'impatto, il compromesso più probabile è prepararsi a una pausa, condizionata però dai dati in arrivo e mantenendo una maggiore propensione al rialzo per la prossima mossa dell'istituto centrale".

Secondo Jack Janasiewicz, Natixis Investment Managers Solutions, una pausa non è comunque "un cambio di rotta". "Una svolta implica un passaggio a tagli più avanti nel corso dell'anno - ha spiegato - Non ne siamo così sicuri. Ci aspettiamo che la Fed mantenga i tassi elevati ancora per un po', dato che un aumento più prolungato nel tempo rimarrà la sua politica di scelta per riportare l'inflazione al suo obiettivo dichiarato del 2%".
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