(Teleborsa) -
Migliorano ancora le condizioni economiche in Germania ad aprile, secondo l'ultimo sondaggio condotto dall'IFO Institute, che incorpora le aspettative sui mesi a venire caratterizzati ancora da una grande incertezza. Il sentiment delle imprese tedesche è leggermente migliorato, tuttavia, le aziende hanno valutato la loro situazione attuale un pochino peggiore. Pertanto, le preoccupazioni delle imprese tedesche si attenuano,
ma l'economia manca ancora di dinamismo.
Secondo l'indagine, l'indice IFO si è attestato a 93,6 punti dai 93,3 di marzo (dato rivisto da 93,2), ma risulta tuttavia inferiore ai 94 punti delle stime di consensus.
Scende leggermente l'indice sulle
condizioni attuali che si posiziona a 95 punti dai 95,4 punti precedenti contro una salita fino a 96 attesi dagli analisti.
Migliora, infine, il sottoindice relativo alle
aspettative, che si posiziona a 92,2 punti dai 91 precedenti, risultando migliore anche delle stime del mercato (91,5 punti).
Nel
settore manifatturiero, l'indice è leggermente salito. Da un lato, l'ottimismo sugli sviluppi futuri è cresciuto notevolmente, mentre dall'altro, le aziende hanno valutato la loro attività corrente in modo notevolmente peggiore. La produzione è destinata ad espandersi nei prossimi mesi. L'utilizzo della capacità è leggermente aumentato dall'84,3% all'84,5%; rimane al di sopra della sua media a lungo termine dell'83,6%.
Nel
settore dei servizi si è conclusa la tendenza al rialzo del clima economico degli ultimi mesi. I fornitori di servizi hanno valutato la loro situazione attuale un po' peggiore. Inoltre, il pessimismo sui prossimi mesi ha cominciato a crescere.
Nel
commercio, l'indice è leggermente sceso. Le imprese sono un po' meno soddisfatte della loro situazione attuale, ma le loro aspettative diventano sempre meno pessimiste. Di fronte a uno sviluppo delle vendite più debole, molti rivenditori rimangono reticenti nell'ordinare merci.
Nel
settore delle costruzioni, l'indice del clima aziendale è salito. Le aspettative per i prossimi mesi sono migliorate, ma le preoccupazioni continuano a incombere. Le valutazioni sulla situazione attuale sono scese al livello più basso dal dicembre 2015.