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Quotidiani, AGCOM: si conferma andamento negativo nel 2022

in media giornalmente sono state vendute 1,54 milioni di copie, in flessione del 9,4%

Economia
Quotidiani, AGCOM: si conferma andamento negativo nel 2022
(Teleborsa) -
Si conferma l'andamento negativo per l'editoria quotidiana: nel 2022, secondo quanto emerge dall'Osservatorio sulle comunicazioni dell'Agcom, in media giornalmente sono state vendute 1,54 milioni di copie, in flessione del 9,4% rispetto al corrispondente valore del 2021 e del 32,4% rispetto ai corrispondenti livelli di vendita del 2018. Guardando alla distribuzione territoriale delle copie vendute, cioè tra ambito nazionale (che rappresentano nel 2022 il 48% delle copie complessive) e locale, le seconde su base annua hanno registrato una flessione maggiormente marcata rispetto a quanto fatto registrare dalle testate nazionali (-9,8% contro -8,9%), ma guardando all'intero periodo analizzato (2018-2022) le vendite dei quotidiani nazionali si sono ridotte in misura superiore a quanto osservabile per quelli a diffusione locale (-35,7% vs -29,1%).



Nel 2022, su base annua, le copie vendute quotidianamente in formato cartaceo si sono ridotte del 9,9%, e del 36,4% rispetto al valore del 2018. I quotidiani venduti in formato digitale non hanno registrato variazioni di particolare rilievo (oscillano intorno ad una media di 210.000 copie giornaliere nel 2022), con una riduzione su base annua (-6%) ma in crescita (+12,5%) rispetto al corrispondente valore del 2018, quando le copie erano pari a circa 190.000 unità giornaliere. La distribuzione delle vendite di copie digitali appare maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: le prime cinque testate del segmento digitale rappresentano il 59,4% delle copie complessivamente vendute nel 2022, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea scende al 34,3%.


Nel quarto trimestre 2022 gli ascolti medi nel settore televisivo sono diminuiti del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 9,15 a 8,82 milioni; un simile andamento si registra anche per la fascia oraria del "prime time" (da 21,28 a 20,31 milioni di spettatori). . Per quanto riguarda la media annua, la riduzione degli spettatori è ancora più evidente: nel corso del 2022 gli ascolti nel "giorno medio" si sono ridotti, su base annua, di 810.000 spettatori (dai 9,25 milioni del 2021 a 8,44 milioni, -8,7%), corrispondentemente gli ascolti della fascia oraria "prime time" si sono ridotti di 2,23 milioni (da 21,71 a 19,48 milioni di telespettatori, -10,3%). Ampliando l'arco temporale dell'analisi al 2018, gli ascolti del 2022 si siano ridotti di 2,9 milioni (-13%) nella fascia "prime time" e di 1,07 milioni (-11,2%) nel "giorno medio", a testimonianza della progressiva crescita dell'offerta in streaming di contenuti video. Nel 2022, con riferimento agli ascolti medi giornalieri dei principali gruppi editoriali televisivi, nel giorno medio la Rai guida la classifica con 3,20 milioni di telespettatori (37,9% di share) seguita da Mediaset con 3,11 milioni (36,8%), maggiormente distanziati risultano Discovery (670.000), Comcast/Sky (620.000) e Cairo Communication/La7 (360.000).

L'AGCOM rileva che a fine dicembre scorso nella rete fissa gli accessi complessivi mostrano una lieve flessione su base trimestrale e annua, rispettivamente pari a -115 mila e -84 mila linee; la customer base complessiva si mantiene non lontano dai 20 milioni di linee. . Nel corso del 2022 è da segnalare come le tradizionali linee in rame si siano ridotte di oltre 1,1 milioni (circa 7,5 milioni nell'ultimo quadriennio), mentre le linee che utilizzano altre tecnologie, nello stesso periodo, sono aumentate di circa 920 mila.
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