(Teleborsa) - L'Aula del Senato ha ripreso poco dopo le 20 l'
esame degli emendamenti al decreto migranti relativo alle norme del governo per l'ingresso dei lavoratori stranieri e sul contrasto all'immigrazione irregolare. I lavori erano stati sospesi dopo che la maggioranza ha chiesto di modificare il proprio emendamento sulla protezione speciale. Una sospensione che si è definita "necessaria per definire con esattezza il testo". Alla luce delle polemiche delle scorse settimane la
disciplina sulla protezione speciale è al centro della discussione politica sul testo.
"Qui c'è dibattito politico – spiega il
vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri – abbiamo presentato un emendamento di tutta la maggioranza che è di sintesi e soluzione, con cui cambiano le regole di protezione speciale. Non si potranno addurre le condizioni psico-fisiche per le avere la protezione speciale, ma se puoi avere una malattia che nel tuo paese non può essere curata, non per il morbillo. Noi abbiamo il diritto di scrivere norme diverse. La protezione speciale non viene completamente abolita viene rivista in senso restrittivo. Su un punto, l'1.1 abbiamo preso atto del dibattito, non dovete accusare di fare confusioni, noi facciamo leggi. Si riscrive una riga, per noi non è problema".
"Si tratta di una marcia indietro, e l'abbiamo capito. Ma questo parziale ripensamento non può essere fatto in Aula. Quest'aula non può essere messa sotto schiaffo da iniziative che arrivano in corso d'opera – ha detto la presidente del Gruppo Azione-Italia Viva al Senato
Raffaella Paita –. Questo parziale ripensamento dimostra che avete commesso un grossolano errore di valutazione, ma il punto è che non potete farlo – ha aggiunto la senatrice riferendosi alle forze di maggioranza – e questo perché una riformulazione di un emendamento prevede delle compensazioni per gli altri soggetti, e cioè la presentazione di eventuali sub emendamenti. Di certo non possiamo passare sopra un atto che lede il diritto nostro di contro avanzare proposte su una modifica che è appena arrivata".
I lavori proseguiranno per completare i voti sull'art.7. L'esame degli emendamenti continuerà domani mattina: le dichiarazioni di voto sono previste a partire dalle 10, con
voto atteso intorno alle 11 di domani. Il testo sarà poi trasmesso alla Camera per il via libera definitivo.