(Teleborsa) - Rispetto alla media europea
, l'Italia destina una quota importante del Pil alla protezione sociale (34,3% contro il 31,7% della media Ue), anche se la spesa in termini pro-capite (9.316 euro nel 2020) è leggermente inferiore al dato europeo (9.536 euro). Lo rileva l'Istat nel report 'La spesa dei comuni per i servizi sociali. Anno 2020'.
In particolare le risorse per i disabili sono inferiori alla media Ue (476 euro annui, contro 669), così come quelle per le famiglie e i minori (339 euro annui, contro 753)," evidenziando una carenza di servizi, ad esempio di natura socio-assistenziale e socio-educativa", si legge nel testo.
In generale,
in Italia, le prestazioni in denaro assorbono una quota più ampia della spesa per protezione sociale rispetto alla media europea, a scapito delle spese per servizi di cura (77,3% prestazioni in denaro, contro il 66% in media a livello europeo, il 65% della Francia, il 61,7% della Germania).
"Per la funzione 'vecchiaia' - continua il testo - dove è preponderante la spesa previdenziale, l'Italia destina una spesa pubblica superiore alla media europea e in linea con altri paesi, come la Francia e l'Olanda (4.200 euro pro-capite l'anno)". Al
Sud la spesa pro-capite per il welfare territoriale (66 euro) è la metà della media nazionale (132 euro) e poco più di un terzo di quella del Nord-est (184 euro).