(Teleborsa) - La
banca centrale della Grecia prevede ora che
l'economia del paese crescerà a un tasso del 2,2% nel 2023, molto al di sopra della media dell'area euro, ma un livello significativamente inferiore rispetto al 2022 (+5,9%). I consumi e, soprattutto, gli investimenti continueranno a fornire contributi positivi alla crescita, mentre le prospettive favorevoli per il settore turistico rimangono anche quest'anno, nonostante il perdurare dell'incertezza.
La revisione al rialzo della previsione di crescita per il 2023 rispetto alle stime precedenti "è dovuta all'
effetto di trascinamento dello scorso anno, data la sovraperformance dell'economia nel 2022", si legge nel rapporto annuale dell'istituzione guidata da Yiannis Stournaras.
L'
inflazione complessiva, pur rimanendo relativamente elevata, dovrebbe scendere significativamente al 4,4% nel 2023 (dal 9,3% nel 2022), riflettendo il previsto calo dei prezzi dell'energia e l'effetto base negativo.
In un contesto ancora volatile e con crisi successive, "è
importante cercare ancore in grado di rafforzare la resilienza dell'economia e la sua capacità di affrontare le sfide future", si legge nel documento.
Nel caso della Grecia, "la continua attuazione di politiche economiche credibili - in particolare sul fronte fiscale -, la salvaguardia dei risultati significativi delle riforme passate e l'istituzione di un nuovo programma di riforme per il
governo che emergerà dalle prossime elezioni nazionali, incentrato sulla modernizzazione del settore pubblico, sul rafforzamento delle istituzioni e sul potenziamento delle infrastrutture, dovrebbe fungere da faro che ci guidi attraverso le acque agitate della nuova realtà economica".
La Grecia terrà le elezioni generali
il 21 maggio, ma è improbabile che il voto produca un chiaro vincitore, ponendo le basi per manovre politiche prolungate e un ballottaggio.