(Teleborsa) - È arrivato il via libera del
Consiglio dei ministri al
decreto con le assunzioni per la Pa, per rafforzare la capacità amministrativa della pubblica amministrazione. Approvato dal Cdm anche il
decreto siccità e lo
schema di decreto legislativo per completare la rete Transeuropea dei trasporti. Slitta, invece, l'ok al
ddl concorrenza. "Il Consiglio dei ministri – spiega Palazzo Chigi – ha approvato un decreto molto rilevante per la pubblica amministrazione, che prevede tra l'altro assunzioni per le forze di sicurezza". Due terzi del nuovo organico (oltre 2.100 assunzioni) riguardano l'Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato, le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera. Le assunzioni nel settore delle Forze dell'ordine sono finanziate attraverso l'ultima legge di Bilancio con i fondi previsti per la sicurezza. Le risorse per le assunzioni nelle Amministrazioni centrali sono previste dal comma 607 Legge di Bilancio del governo Draghi. Nel
dl assunzioni per la Pubblica amministrazione approvato dal Cdm figura l'
aumento del compenso fino al 30% per i ricercatori che vincono finanziamenti di ricerca al fine di incentivarli a restare in Italia e di richiamare ricercatori dall'estero.
Nel dl PA anche la norma che prevede l'istituzione dell'
Unità di missione "attrazione e sblocco degli investimenti" presso il
ministero delle Imprese e del Made in Italy, volta a facilitare, indirizzare e sburocratizzare le procedure per attrarre gli investimenti in Italia.
"Come preannunciato, interveniamo a contenimento dei danni connessi al fenomeno dell'emergenza idrica, con azioni operative e di sburocratizzazione di breve, medio e lungo periodo, e lo stanziamento di risorse" ha dichiarato il
viceministro all'Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava commentando il via libera del cdm al
decreto siccità.Soddisfazione per l'approvazione del Dl siccità da parte di Confcooperative. "Con il Dl siccità approvato dal consiglio dei ministri, il Governo interviene in modo urgente e deciso per contrastare la grave piaga della siccità che sta mettendo in ginocchio 1,5 milioni di lavoratori tra produttori agricoli e indotto, oltre a centinaia di migliaia di imprese e consorzi. È un segnale di grande attenzione per il Paese e, in particolare, per il settore agroalimentare che da tempo denuncia le conseguenze della grave crisi idrica che sta colpendo il nostro sistema produttivo. La scelta di attribuire a un Commissario straordinario i più ampi poteri di intervento incontra il nostro più ampio sostegno – afferma
Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative –. Non c'è tempo da perdere è necessario rimuovere tutte quelle situazioni di ostacolo o inerzia e le lungaggini burocratiche che troppo spesso hanno impedito la realizzazione di interventi infrastrutturali ormai improcrastinabili. È necessario ottimizzare l'uso dell'acqua e mitigare i danni connessi all'emergenza idrica. Bene anche la scelta di destinare all'uso irriguo le acque reflue depurate e aver deciso di modificare, semplificandola, la disciplina per la desalinizzazione delle acque. Auspichiamo che la cabina di regia istituita presso palazzo Chigi e il commissario straordinario dialoghino con le organizzazioni di rappresentanza al fine di rendere più rispondenti alle esigenze del settore agricolo gli interventi da realizzare. Sarebbe altrettanto fondamentale il coinvolgimento delle stesse organizzazioni nell'ambito degli osservatori distrettuali che saranno creati presso le autorità di bacino al fine di una migliore ricostruzione dei fabbisogni dei vari settori".