(Teleborsa) -
Ennesima giornata negativa per le Borse europee, con Piazza Affari che si conferma tra le peggiori, sulle persistenti tensioni del mondo bancario. Gli interventi delle autorità statunitensi e svizzere non hanno infatti riportato la calma sui mercati, che si mostrano volatili e pronti a reagire a qualsiasi notizia negativa. Nel Vecchio Continente, il focus rimane sulle difficoltà di
Credit Suisse, con la banca in crisi e la concorrente
UBS che appaiono contrarie a una fusione forzata, anche se le autorità svizzere continuano a lavorare per trovare una soluzione in questo senso.
Le crisi bancarie di
SVB e Credit Suisse hanno
riportato alla memoria il 2008 anche se lo scenario attuale è totalmente diverso e il settore bancario è molto più forte. "Il rialzo dei tassi di interesse ha fatto sì che il contesto operativo per le banche sia favorevole come non lo era stato per molti anni - fa notare Mark Dowding, CIO di BlueBay - Inoltre, il rischio di controparte è stato mitigato dalla compensazione centralizzata dei derivati e quindi la debolezza di un istituto non dovrebbe minacciare un altro. Tuttavia,
la verità è che alla base del settore bancario la fiducia è tutto. Se la fiducia è compromessa, è difficile ripristinarla".
Seduta in lieve rialzo per l'
Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,067. Forte rialzo per l'
oro, che segna un guadagno del 2,14%. Giornata da dimenticare per il
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 66,61 dollari per barile, con un ribasso del 2,54%.
Lieve peggioramento dello
spread, che sale a +185 punti base, con un aumento di 2 punti base, con il
rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,93%.
Tra i mercati del Vecchio Continente scivola
Francoforte, con un netto svantaggio dell'1,33%, in rosso
Londra, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,01%, e spicca la prestazione negativa di
Parigi, che scende dell'1,43%.
Pioggia di vendite sul
listino milanese, che termina con una pesante flessione dell'1,64%, mentre, al contrario, giornata di guadagni per il
FTSE Italia All-Share, che termina la giornata a 28.066 punti. In forte calo il
FTSE Italia Mid Cap (-1,86%); con analoga direzione, negativo il
FTSE Italia Star (-1,36%).
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,33 miliardi di euro, in calo del 21,86%, rispetto ai 4,26 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,01 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,82 miliardi.
Unica Blue Chip di Milano a ottenere un buon risultato
Saipem, che segna un aumento dell'1,69%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Iveco, che ha terminato le contrattazioni a -4,33%.
Sensibili perdite per
Telecom Italia, in calo del 4,07%.
In apnea
Fineco, che arretra del 4,06%.
Unicredit scende del 3,59%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Webuild (+7,40%),
Saras (+3,67%),
Salcef Group (+1,91%) e
Ariston Holding (+1,40%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
El.En, che ha archiviato la seduta a -8,76%.
Tonfo di
GVS, che mostra una caduta del 5,22%.
Lettera su
MARR, che registra un importante calo del 4,72%.
Scende
CIR, con un ribasso del 4,57%.