(Teleborsa) -
Proporre e indicare alcuni modelli organizzativi delle imprese familiari, portando esperienze e approfondimenti: è questo l'obiettivo dell'evento
"I modelli organizzativi nelle imprese familiari", che si è svolto presso Villa Dionisi (Cerea) a Verona, organizzato dallo Studio commercialista Massimo Gazzani di Verona.
Ad aprire i lavori
Massimo Gazzani, commercialista, Partner Studio Gazzani, affrontando il tema dei modelli organizzativi delle imprese familiari come strumento necessario per le imprese, che devono dotarsi di un assetto amministrativo e contabile per misurare le performance, i KPI,
prendere le decisioni, definire le responsabilità. “Abbiamo voluto portare esperienze e approfondimenti perché ogni azienda e famiglia hanno storie diverse e quando si parla di questi tipi di imprese, si ha il bisogno di comprendere sia la loro mentalità che i loro sentimenti
. È importante valorizzare e proteggere i business e il futuro di queste aziende, senza dimenticare però la loro famiglia e le loro origini, perché queste sono le
Family Business”, ha spiegato Gazzani.
Per
Francesco Pinto, Presidente e Co-Fondatore Yamamay: “Le imprese familiari costituiscono una parte fondamentale del sistema economico italiano, stimata da AIDAF pari al 65% delle imprese totali. L’efficacia dei modelli organizzativi in uso costituisce quindi un interesse di grande rilevanza per l’Italia. Purtroppo, si riscontra non di rado come non vi sia ancora una sufficiente attenzione verso questo argomento, che tocca aree vitali quali la governance, la managerializzazione, i conflitti e la successione in ogni azienda familiare. Una governance matura, formalizzata e, soprattutto, agita nel quotidiano può invece essere un potente motore di sviluppo economico.
Valorizzare il ruolo e la centralità dei consigli di amministrazione e delle assemblee può far emergere il merito e contribuire, attraverso la trasparenza e il dialogo con gli stakeholder, alla gestione virtuosa dell’impresa”.
Francesco Zagarese, Manager Glaxo (GSK), Ferrari, Versalis (ENI), ha dichiarato che: “L’esperienza del manager è fondamentale. I modelli organizzativi delle imprese familiari possono essere maggiormente performanti e di crescita quando la PMI si dota di manager esterni, che permettono una soluzione di visione aziendale diversa, più attenta ai numeri, ai competitors, alle strategie e soprattutto a procedure aziendali dedicate alle decisioni e al monitoraggio dei risultati”.
Per
Mattia D’Amato, Consigliere Amministrazione EN.IT S.p.A.: “I modelli organizzativi delle imprese familiari si impongono quando ci sono più generazioni in azienda e quando si gestisce un business come quello della produzione di energia, che è diventato sempre più primario e di interesse globale”.
Secondo
Lorenzo Salvatore, Partner Studio Nota rile Macchi Salvatore: “I modelli organizzativi delle imprese familiari devono essere tutelati e valorizzati anche giuridicamente, perché vi sono degli strumenti che il Notaio, con esperienza e professionalità, evidenzia soprattutto nei passaggi generazionali. Un tema che dal punto di vista civilistico e fiscale era ostico nei primi anni del 2000 e che ora è divenuto facilmente gestibile sul piano giuridico e fiscale. Ci sono tanti nuovi istituti a disposizione, come il Patto di Famiglia o il Trust, ma spesso lo scoglio è psicologico”.