(Teleborsa) - È trascorso un anno esatto dalla notte fra il 23 e il 24 febbraio 2022, quando il
Presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l'
invasione dell'Ucraina,
inaugurando - subito dopo la pandemia -
un'era imprevista di disordine mondiale.
GUARDA IL FOTORACCONTO A dodici mesi dall'invasione russa, sono più di
13 milioni le persone che sono state costrette a lasciare la loro casa: quasi 8 milioni sono rifugiati fuggiti in tutta Europa e circa 5 milioni sfollati all'interno del Paese. Secondo due nuovi rapporti pubblicati ieri dall'UNHCR, l'Agenzia ONU per i rifugiati, le loro prospettive di fare ritorno nell'immediato, tuttavia, sono offuscate dalle incessanti ostilità, dall'assenza di sicurezza e dal livello di distruzione nelle loro regioni di origine.
È un
fotoracconto che ripercorre tutti gli
avvenimenti dell'ultimo anno che ci hanno mostrato la
disperazione ma anche la forza di un popolo costretto a
difendersi per proteggere la propria terra e (ri)affermare la propria libertà.
Un conflitto che ha
sconvolto tutto il globo e che ha necessariamente
coinvolto le principali potenze mondiali che si sono schierate a fianco del popolo e del governo ucraino. "
In Europa non si vedeva una guerra per conquistare territori o per annetterli dagli eventi drammatici della seconda guerra mondiale" ha voluto ricordare oggi il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Una guerra che ha scatenato
reazioni immediate da parte di USA, Europa e UK che da subito hanno applicato pacchetti di sanzioni nel tentativo di indebolire ed isolare la Russia, con non poche conseguenze. Gli Stati europei si sono trovati a
dover fronteggiare un'emergenza energetica, e l'Europa tutta, ha lavorato per conquistare l'indipendenza nel mercato del gas o - quantomeno - liberarsi più in fretta possibile dalla dipendenza dalla Russia.
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