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Eni approva piano al 2026: potenziata remunerazione agli azionisti

Energia, Finanza
Eni approva piano al 2026: potenziata remunerazione agli azionisti
(Teleborsa) - Eni ha presentato oggi il Piano Strategico per il periodo 2023-2026, che si concentra su: sicurezza energetica e accessibilità attraverso la diversificazione geografica e tecnologica; riduzione delle emissioni; fare leva sulla tecnologia per le iniziative di oggi e per le future opportunità di innovazione; creazione di valore per gli azionisti

Sulla base dello scenario Eni, la società genererà un Cash Flow From Operations (CFFO) prima del capitale circolante di oltre 17 miliardi di euro nel 2023 e di oltre 69 miliardi di euro nel corso del Piano, con un aumento del 25% nel 2026 rispetto al 2023, allo scenario costante del 2023. Ciò consente di finanziare organicamente gli investimenti e di potenziare la remunerazione agli azionisti, mantenendo il leverage tra il 10-20%.

D'ora in avanti, Eni intende distribuire tra il 25% e il 30% del CFFO annuale attraverso una combinazione di dividendi e buyback. In presenza di upside, la Società prevede di destinare alla remunerazione il 35% del CFFO incrementale, mentre si aspetta di poter ricorrere, in prima istanza, alla flessibilità finanziaria, alla modulazione dei Capex e alla flessibilità temporale in caso di downside.

In linea con la policy, il dividendo annuale 2023 viene portato a €0,94 per azione, con un aumento del 7% rispetto al 2022. Eni continuerà a pagarlo in quattro rate trimestrali uguali, a settembre 2023, novembre 2023, marzo 2024 e maggio 2024.

Considerando anche le aspettative di Eni per lo scenario e l'andamento dei business, la società lancerà nel 2023, dopo l'approvazione degli azionisti a maggio, anche un programma di acquisto di azioni proprie per un valore di €2.2 miliardi, pari circa il 4,5% delle azioni in circolazione all'attuale prezzo.

"Abbiamo profondamente rafforzato la società dal punto di vista finanziario - ha detto l'AD Claudio Descalzi - attraverso l'ottimizzazione e la razionalizzazione delle spese, e questo ci permette oggi di presentare forti obiettivi finanziari: un significativo CFFO generato sia dalle nostre attività tradizionali che dal contributo delle attività legate alla transizione; un modello di business a satelliti che ci consente di valorizzare le nostre attività liberando al contempo risorse aggiuntive per gli investimenti nella transizione; e un livello di debito molto basso. La nostra solidità finanziaria ci permette oggi di creare valore crescente per i nostri azionisti e di potenziare la politica di remunerazione".

L'applicazione della nuova politica di remunerazione allo scenario implica un ritorno per gli azionisti nel periodo del Piano pari al 40% dell'attuale capitalizzazione di mercato e nel 2023 un rendimento complessivo per gli azionisti dell'11% all’attuale prezzo.

Sul fronte della sostenibilità, Eni conferma gli obiettivi di riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3 rispetto al 2018: -35% entro il 2030; -80% entro il 2040; e net zero entro il 2050.

Sul fronte operativo, la produzione Upstream è prevista crescere a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2026, per poi stabilizzarsi fino al 2030. La quota di produzione del gas salirà al 60% entro il 2030. È confermato l'obiettivo di zero emissioni nette Upstream Scope 1 + 2 entro il 2030.

Eni sta garantendo le forniture di gas ai propri clienti attraverso un portafoglio maggiormente diversificato, flessibile e integrato e prevede una crescita del GNL contrattualizzato a oltre 18 MTPA entro il 2026, il doppio rispetto al 2022. La Società sta incrementando le previsioni di profitto per le proprie attività GGP.
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