(Teleborsa) - I risultati del 2022 di
TIM sono superiori alla guidance "grazie a un ulteriore miglioramento dei trend operativi nel quarto trimestre". Secondo i risultati preliminari dell'anno approvati dal CdA, nei dodici mesi, i
ricavi da servizi a livello di Gruppo sono stati pari a 14,6 miliardi di euro in crescita dell'1,3%.
Rispetto al
quarto trimestre 2021, i ricavi totali di gruppo sono in crescita del 3,3% anno su anno a 4,3 miliardi di euro (+1,1% nel terzo, -1,4% nel secondo e -4,5% nel primo trimestre), mentre i ricavi da servizi di gruppo aumentano per il terzo trimestre consecutivo con un incremento del 3,6% YoY a 3,9 miliardi di euro (+3% nel terzo, +1% nel secondo e -2,5% nel primo trimestre) grazie al contributo positivo del Brasile e al miglioramento del trend domestico
L'
Ebitda organico è pari a 6 miliardi in calo del 6,7% (+2,7% nel quarto trimestre), mentre l'Ebitda organico di Gruppo after lease è pari a 5 miliardi in flessione del 10,6%.
L
'indebitamento finanziario netto after lease di gruppo risulta pari a 20 miliardi, stabile rispetto al 30 settembre e in crescita rispetto al 2021 esclusivamente per le partite straordinarie.
Confermata la forte crescita di
TIM Brasil con ricavi da servizi a 3,8 miliardi in aumento del 19%, un ebitda organico pari a 1,9 miliardi in crescita del 16,4%. Raggiunto il 113% del target di contenimento dei costi per l'esercizio 2022.
TIM - si legge nella nota dei conti - prosegue nella sua strategia che punta al "superamento dell'integrazione verticale attraverso la separazione degli asset infrastrutturali di rete fissa (NetCo) dai servizi (ServiceCo con TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil) e alla riduzione dell'indebitamento attraverso operazioni di trasferimento e valorizzazione di alcuni asset".
NetCo nei dodici mesi registra ricavi totali e da servizi in calo entrambi del 4%. La riduzione "è dovuta principalmente a transazioni one-off contabilizzate nel primo semestre dell'anno scorso. Al 31 dicembre, NetCo gestiva circa 16 milioni di accessi fissi (di cui circa 72% in tecnologie FTTx) con una quota di mercato pari a circa l'80%. Le unità tecniche raggiunte con tecnologia FTTH erano 7,7 milioni, pari a una copertura di circa il 32%, in crescita di 7 punti percentuali rispetto a fine 2021.