(Teleborsa) -
Banca Generali ha chiuso
l'esercizio 2022 con un
utile netto consolidato di 213 milioni di euro, in diminuzione del 35% rispetto ai 323,1 milioni di euro dell'esercizio precedente, che aveva beneficiato degli effetti straordinari di mercati finanziari estremamente favorevoli. Al contrario - spiega la banca - lo scorso anno è stato caratterizzato da un
contesto particolarmente negativo per gli investimenti vista la concomitante discesa di tutte le asset class innescata delle tensioni geopolitiche e dal cambio di paradigma sui tassi per le pressioni inflattive. A parziale compensazione, c'è stato il contributo positivo generato dalla progressiva revisione al rialzo del rendimento degli attivi bancari con il rialzo dei tassi d'interesse.
L'
utile netto ricorrente è invece salito del 25,2% a 221,1 milioni di euro, rispetto ai 176,6 milioni del 2021, toccando un nuovo massimo storico.
Il
margine di intermediazione si è attestato a 639,8 milioni, che si confrontano con i 779,3 milioni dell'esercizio precedente. Il risultato presenta da un lato un sensibile incremento del margine finanziario (168,3 milioni, +50,3%) e la tenuta delle commissioni nette ricorrenti (452,2 milioni, +1,2%), mentre dall'altro ha risentito della contrazione delle commissioni variabili dovuta alle condizioni negative dei mercati.
In particolare, le
commissioni variabili si sono ridotte a 19,3 milioni, contro i 220,5 milioni dell'esercizio precedente, toccando il livello più basso degli ultimi dieci anni.
Le
masse totali di Banca Generali al 31 dicembre 2022 si sono attestate a 83,1 miliardi (-3,1%). Le masse in Consulenza Evoluta si sono attestate a 7,4 miliardi (+1%). La raccolta netta 2022 è stata di 5,7 miliardi (-26%), mentre la raccolta netta a gennaio 2023 pari a 417 milioni.
Il CdA ha deliberato di presentare all'Assemblea degli Azionisti la proposta di distribuire
dividendi per 192,8 milioni, pari a
1,65 euro per azione (al lordo delle ritenute di legge) e corrispondenti ad un pay-out totale del 90,5% dell'utile consolidato 2022.
Il
calcolo dei dividendi riflette l'applicazione di un pay-out dell'80% sugli utili ricorrenti e del 60% dell'utile non ricorrente sterilizzato dell'importo di 35,3 milioni di imposte versate a saldo dell'Accordo Fiscale siglato lo scorso 19 settembre 2022 con l'Agenzia delle Entrate. "Si è ritenuto infatti opportuno non penalizzare la proposta di dividendo per rettifiche che traggono origine da fatti accaduti nel 2008", viene sottolineato.