(Teleborsa) - La prossima settimana il consiglio dei ministri approverà il
decreto semplificazioni sul
PNRR in cui saranno contenute anche norme per velocizzare gli iter autorizzativi per le rinnovabili. È quanto ha dichiarato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in occasione della presentazione dello studio Enel Foundation realizzato con Althesys ed Elettricità Futura “
Il Piano 2030 del settore elettrico: le opportunità per la filiera italiana”.
L'elettricità prodotta da
fonti rinnovabili "rappresenta la via fondamentale per attuare la decarbonizzazione, che si rende necessaria dinanzi ai cambiamenti climatici", ha affermato Pichetto Fratin. "Certamente non potrà essere solo l'elettrico da rinnovabili a far muovere il mondo di domani – ha aggiunto – ma con altrettanta certezza possiamo dire che questo settore oggi rappresenta il
motore economico e
culturale della
transizione energetica. Altre fonti non
climalteranti si sommeranno nel medio e lungo periodo alle rinnovabili e penso soprattutto all'idrogeno, ai biocarburanti e alla prospettiva della fusione nucleare, che non appare più una chimera scientifica, ma un progetto reale in via di sperimentazione".
Pichetto ha sottolineato che "qui e adesso però, e guardando avanti almeno per alcuni decenni, sono le rinnovabili che dobbiamo spingere al massimo per raggiungere gli
obiettivi sfidanti che ci siamo posti e cioè la
neutralità carbonica al 2050. Le rinnovabili oggi in Italia, e penso soprattutto al solare e all'eolico, non sono a mio avviso fonti soltanto da promuovere, ma anche da liberare. Esiste un parco di progetti e investimenti importantissimo che attende il via libera dal sistema delle
autorizzazioni".
Al ministero, ha spiegato, "stiamo lavorando allo sblocco di questi impianti frenati da procedure farraginose e lunghe. Abbiamo potenziato la commissione per le valutazioni ambientali, stiamo intervenendo sul piano normativo per sveltire e semplificare gli iter che qui da noi sono molto più lunghi che negli altri grandi paesi europei".
"L'Italia ha bisogno di crescere e di crescere in modo sostenibile: gli
obiettivi ambientali non devono essere disgiunti dagli obiettivi sociali ed economici. Guai a contrapporre sviluppo e tutela ambientale: è il danno peggiore che potremmo fare al paese, perché questa contrapposizione identificherebbe la
green economy come strumento di decrescita, di impoverimento, di disoccupazione", ha affermato il ministro.
(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash)