(Teleborsa) - Finito il
sopralluogo del Vice presidente e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Matteo Salvini, al
Ponte di San Benedetto Po, dove ha incontrato anche amministratori locali e i rappresentanti di un comitato di cittadini.
È allo studio del
Mit una proposta normativa che consenta di procedere celermente alla “Ristrutturazione antisismica del tratto golenale del Ponte sul fiume Po tra i comuni di
S. Benedetto Po e
Bagnolo S. Vito” per assicurare l’esecuzione dei necessari interventi di messa in sicurezza dell’infrastruttura e consentire il transito di tutti i mezzi senza alcuna limitazione. Le
proposte al vaglio sono due.
La prima, consentire alla
stazione appaltante di affidare tali lavori con procedura negoziata senza bando. È evidente infatti che sussistono nel caso di specie ragioni di estrema urgenza, che, in linea con quanto previsto dall’articolo 63, comma 2, lettera c) del Codice dei contratti pubblici, giustificano una deroga alla procedura della gara. I tempi di svolgimento di una gara rischierebbero di differire eccessivamente l’operatività del ponte in alveo, che già ha subito un ritardo di ben quattro anni a causa di inadempimenti non imputabili alla stazione appaltante.
La seconda, consentire la
progettazione ed esecuzione dei relativi lavori tramite
appalto integrato sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Tale ipotesi è già contemplata dall’ordinamento per le opere del Pnrr (decreto Semplificazioni- bis, dl 77/2021, art. 48, comma 5) e la bozza di nuovo codice degli appalti la fa propria. L’intento è di estendere al ponte golenale di San Benedetto sul Po quelle procedure semplificate che sono state pensate proprio per le opere più urgenti e strategiche, come quelle del Pnrr, e che consentono di realizzare in maniera spedita ed efficace un intervento che presuppone una elevata capacità progettuale.