(Teleborsa) -
Forniture e apparecchiature mediche Made in Italy oltre alla formazione del personale in tre
ospedali in Angola grazie al finanziamento di
UniCredit (unico finanziatore), alla copertura assicurativa di
SACE e al contributo all’export di
SIMEST.
Si tratta di un progetto - spiega la nota - il cui finanziamento di
222 milioni di euro erogato da UniCredit, garantito da SACE e con stabilizzazione del tasso e il contributo agli interessi da parte di SIMEST, è relativo a tre contratti sottoscritti da Vamed Health Projects Italy in relazione a tre nuovi ospedali nelle regioni di Cabinda, Luena e Huambo, in Angola. La società è attiva nel settore ospedaliero per la progettazione, costruzione, design, fornitura di sistemi e apparecchiature medicali per progetti ospedalieri chiavi in ??mano, ma anche nella formazione del personale e messa in servizio e avviamento delle strutture.
Oltre la metà delle imprese coinvolte sarà italiana e dallo scorso anno a oggi SACE ha organizzato 2 iniziative di business matching con
Vamed Health Projects Italy, società italiana attiva nella progettazione, costruzione, fornitura di sistemi e attrezzature biomedicali per progetti ospedalieri chiavi in mano, coinvolgendo circa 60 aziende italiane e facilitando 35 incontri B2B tra la controparte e produttori di attrezzature mediche quali diagnostica, raggi X, materiali da laboratorio e di impiantistica meccanica, elettrica e idraulica, ma anche aziende attive nella formazione del personale e messa in servizio e avviamento delle strutture per incrementare il contenuto italiano della commessa. La società è stata fondata nel 2017 a Firenze e insieme alla Hospital Consulting con sede a Bagno di Ripoli fa parte del Gruppo Vamed, attivo nel settore ospedaliero principalmente in Europa, Asia, Africa, Middle East e America Latina attraverso filiali dislocate in 40 Paesi.
“Siamo molto lieti di partecipare ai progetti di realizzazione di tre nuovi ospedali in un’ottica di miglioramento delle condizioni sanitarie di un Paese come l’Angola che presenta una situazione economica critica già da qualche anno, seppur in miglioramento – ha dichiarato
Daniela Cataudella, Responsabile Political & Sovereign di SACE – E ancora di più perché, lavorando in sinergia con UniCredit e SIMEST, siamo al fianco delle imprese italiane che parteciperanno ai progetti trasmettendo know-how e prodotti di qualità, tratti distintivi del Made in Italy.
“L’intervento di SIMEST a sostegno di questo importante finanziamento – dichiara C
arolina Lonetti, Chief Export Finance & Internationalization Officer di SIMEST– conferma il nostro impegno costante per la competitività delle imprese italiane, in sinergia con SACE e con il sistema bancario. L’operazione comunicata oggi assume dunque una doppia valenza: supporta il tessuto produttivo nazionale e contribuisce alla realizzazione di opere infrastrutturali strategiche per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali di un Paese in via di sviluppo come l’Angola.
“Il finanziamento di questi progetti da parte di
UniCredit è pienamente in linea con l’attività della banca a sostegno delle aziende Italiane impegnate all’estero – ha dichiarato
Francesca Beomonte, Global Head of Structured Trade & Export Finance di UniCredit -. Considerando inoltre che i progetti mirano al miglioramento dell’offerta medico-sanitaria a servizio di aree geografiche densamente popolate e in fase di sviluppo, c’è piena coerenza con il nostro piano UniCredit Unlocked, improntato a fornire ai clienti strumenti adeguati e a sostenere progetti di investimento con impatto sociale positivo.”
L’Angola presenta un
profilo di rischio in miglioramento. Si prevede infatti che la sua economia torni a crescere significativamente già a partire da quest’anno, anche grazie alle riforme che stanno portando a un consolidamento dei conti pubblici. La ripresa attesa e il supporto ricevuto dalle istituzioni finanziarie internazionali rappresentano i principali elementi positivi per lo scenario economico-finanziario del Paese, che ha beneficiato a inizio anno di un upgrade da parte delle principali agenzie di rating.
Il Fondo Monetario Internazionale ha inoltre recentemente confermato il giudizio di sostenibilità del debito alla luce degli esiti positivi della review periodica, mentre il
programma triennale si è concluso positivamente a dicembre 2021 con fondi complessivamente erogati per USD 4,5 miliardi.