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ISTAT, produzione industriale ancora in calo a novembre

Economia, Macroeconomia, Industria
ISTAT, produzione industriale ancora in calo a novembre
(Teleborsa) - A novembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale continua a ridursi, seppure con una intensità minore rispetto ai due mesi precedenti; in calo risulta pure il complesso del trimestre settembre-novembre rispetto ai tre mesi precedenti. La dinamica negativa - spiega l'ISTAT - è estesa a quasi tutti i settori, con l’eccezione dei beni strumentali che registrano un profilo positivo negli ultimi cinque mesi anche se in progressiva decelerazione.

La produzione, al netto degli effetti di calendario, diminuisce anche in termini tendenziali. A livello settoriale è molto ampia la caduta dell’energia, mentre sono in crescita solo i beni strumentali.

L'istituto di statistica stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,3% rispetto a ottobre. Nella media del trimestre settembre-novembre il livello della produzione diminuisce dell’1,0% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per i beni strumentali (+0,1%) mentre cala per l’energia (-4,5%), i beni di consumo (-0,4%) e i beni intermedi (-0,3%).
Corretto per gli effetti di calendario, a novembre 2022 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,7% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a novembre 2021). Crescono solo i beni strumentali (+1,8%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-2,6%), i beni intermedi (-5,2%) e in misura molto marcata l’energia (-16,2%).

Tra i settori di attività economica che registrano variazioni tendenziali positive si segnalano la fabbricazione di mezzi di trasporto e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+7,3% per entrambi i settori), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,4%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+2,4%). Le flessioni più ampie si registrano nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-17,1%), nell’industria del legno, della carta e della stampa (-10,8%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-8,6%).
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