(Teleborsa) -
Serve un "cambio di passo" nel settore delle telecomunicazioni in Italia e in Europa. Lo ha ribadito oggi il Ministro delle Imprese e del Made in Italy,
Adolfo Urso, in audizione dinanzi alle commissioni Trasporti di Camera e Senato, ricordando che in Italia ci sono 5 operatori di settore e negli Stati Uniti 3e che questa differenziazione ha penalizzato i mercati italiano ed europeo.
"
I ricavi del mercato europeo delle telecomunicazioni sono
in flessione da diversi anni. L'
Italia, a causa della corsa al ribasso dei prezzi è il
paese che ha più sofferto il fenomeno della contrazione ricavi", ha ricordato Urso, quantificando il calo del fatturato al 33% negli ultimi 11 anni, a fronte del 15% della Francia, del 7% della Germania e dell'8% del Regno Unito.
"Mentre i ricavi scendono in in tutta Europa e soprattutto in Italia e ininterrottamente dal 2010, i
volumi di traffico crescono a ritmo sostenuto. Negli ultimi due anni il traffico da dati mobili ha registrato un +117% ed il fisso un +75%", ha spiegato il Ministro, ricordando che al contrario "
gli Ott hanno avuto un aumento dei ricavi di poco meno del 17%".
Urso ha dunque concluso che
l'estrema frammentazione del mercato europeo, a fronte della concentrazione del mercato americano dove ci sono solo tre grandi player,
fa emergere un "differenziale competitivo" che solo apparentemente va a vantaggio dei consumatori, mentre
penalizza i cittadini e frena la Transizione digitale.
Il Ministro ha confermato che "il governo intende sostenere la
realizzazione di una rete di telecomunicazioni a copertura nazionale che consenta al paese di realizzare al più presto gli obiettivi che si è prefisso". L'obiettivo - ha precisato - "
non è la realizzazione di
una rete unica, ma di una
rete nazionale a controllo pubblico" che copra al più presto tutti gli ambiti del nostro territorio soprattutto quelli svantaggiati e si interconnetta con la rete ointernazionale.
Urso ha parlato poi delle trattative che riguardano la
rete TIM, affermando che "nel corso dell'ultimo mese si sono
svolte proficue riunioni con tutti gli attori coinvolti per avere una fotografia chiara della situazione" ed aggiungendo che i
colloqui "proseguono in modo franco e cordiale con tutti gli attori come confermato positivamente dai mercati che nell'ultimo mese hanno
premiato il titolo di Telecom Italia con un aumento del 18% e un aumento di capitalizzazione di 1 miliardo".
Il titolare del MIMIT ha infine confermato dei
ritardi accumulati dal concessionario
Open Fiber nel cablaggio delle aree bianche, che dovrebbe portare alla copertura di 12 regioni entro il 2023 e le restanti entro il 2024. Un problema - ha spiegato - dovuto ad una "
iniziale sottovalutazione del tema dei permessi e di errate politiche industriali nella quantificazione delle offerte e nell'avvio dei lavori e anche per
responsabilità politiche". "Il ministero ed il governo sono pienamente coinvolti, attraverso diverse azioni, che mettano nelle migliori condizioni possibili il concessionario di realizzare quanto dovuto da un lato con una
azione di stimolo verso Open Fiber a rispettare il cronoprogramma dei lavori, dall'altro
lavorando a stretto contatto con le regioni e la Conferenza delle regioni per consentire alle stesse di spendere i fondi comunitari entro i termini previsti dalla Commissione europea.
Non possiamo fallire", ha ribadito il Ministro.