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Croazia nell'Area Euro dal 1° gennaio: è il ventesimo Paese de blocco

Christine Lagarde e Ursula von der Leyen si congratulano con la Cr0azia per i passi da gigante fatti in 10 anni dal suo ingresso nella UE ne 2013

Economia
Croazia nell'Area Euro dal 1° gennaio: è il ventesimo Paese de blocco
(Teleborsa) - Dal 1° gennaio ufficialmente la Croazia è entrata nell'Area Euro e nell'area Schengen, al termine di un lungo cammino di ricostruzione e ripresa post-bellica e del progressivo avvicinamento all'Europa, specie dopo l'arrivo nel 2000 di un governo fortemente europeista e democratico. Il passo fondamentale è stato compiuto nel 2013, quando la Croazia per ultima ha fatto ingresso nella UE. Per l'Area Schengen invece non si registrano ingressi dal 2008.

Con questo passaggio la Croazia è il ventesimo Stato ad adottare l'Euro dopo Lituania (2015), Lettonia (2014) ed Estonia (2011)ed il 27esimo Paese a fare ingresso nell'area Schengen.

"La Croazia ha lavorato duro per diventare il ventesimo membro dell'area euro, e ci è riuscita", ha affermato la Presidente della BCE Christine Lagarde, aggiungendo che questo nuovo ingresso "è la dimostrazione che l'euro è una valuta attraente che porta stabilità ai suoi membri".

"L'anno nuovo è un momento di nuovi inizi, e oggi non c'è posto migliore in Europa per celebrarlo, come giorno di festa e di orgoglio per i croati, ma anche per tutti i cittadini dell'Europa", ha dichiarato la Presidente della UE Ursula von der Leyen.

La Croazia, un piccolo Stato con 60 miliardi di euro di PIL che vive quasi prevalentemente di turismo, è il secondo stato dei Balcani a far ingresso nell'Eurozona dopo la Slovenia, mentre il cammino di avvicinamento alla UE ancora lungo per gli altri stati della ex Jugoslavia, come la Serbia ed il Kosovo, che sono ancora flagellati da scontri fra etnie diverse.

Certamente, la Croazia come la Slovenia sono state avvantaggiate da una maggiore vicinanza al blocco europeo, l'una separata dall'Italia da una sottile striscia di mare e molto concentrata sul turismo, che vale circa il 20% del PIL, l'altra vicinissima all'Austria ed al blocco dell'Europa centrale. Ma la Croazia è riuscita a ricostruire le infrastrutture ed ha seriamente cercato di scardinare la corruzione.

"Abbiamo recuperato nei confronti di Paesi occidentali che hanno aderito all'OE quasi un decennio prima di noi", ha affermato il Premier Andrej Plenkovic, aggiungendo "la Croazia sta ancora cercando di raggiungere gli stessi standard economici e sociali, i livelli di investimento e il clima imprenditoriale dei Paesi più avanzati della Ue".

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