(Teleborsa) -
Il vertice europeo di Bruxelles dà il
via libera di massima alle conclusioni del Consiglio sul capitolo energia, inclusa la proposta di istituire un "meccanismo di correzione del mercato", cioè stabilire un tetto massimo al prezzo del gas (price cap).
L'accordo nasce zoppicante, perché
non c'è ancora un'intesa vera e propria sulla soglia, che potrebbe oscillare in un range molto ampio
tra 160 e 220 euro per mwh. Sulla soglia di prezzo stanno trattando gli sherpa di Germania, Francia ed Italia, ciascuno portavoce di un gruppo di interesse, l'Italia ed altri 14 Paesi da un lato e la Germania con l'Olanda dall'atro. Al vertice del leader
non sono in agenda le discussioni relative ai dettagli tecnici, ma si punta a trovare la quadra entro lunedì 19 dicembre, quando si riunirà il Consiglio Affari Energia, onde evitare il flop dell'ultimo round di trattative.
Sul tema energia le
proposte di Giorgia Meloni sono perfettamente
allineate a quelle di Mario Draghi: fissazione di un tetto al prezzo del gas, attraverso l'elaborazione di un nuovo indicatore di prezzo che corregga le distorsioni del TTF di Amsterdam, acquisti congiunti, sicurezza approvvigionamenti grazie a trattative con partner affidabili, impulso a energie rinnovabili ed efficienza energetica.
"Dal vertice
mi aspetto che si faccia un passo avanti sulla questione energetica, estremamente rilevante.
Un tema molto politico e poco tecnico", ha affermato la Presidente del Consiglio arrivando a Bruxelles.
"Il Consiglio europeo attende con interesse" le
proposte della Commissione europea e "la valutazione d'impatto sulla riforma strutturale del mercato dell'energia elettrica, compreso l'effetto dei prezzi del gas sui prezzi dell'elettricità", si legge nelle conclusioni del vertice dei capi di Stato e di governo in corso a Bruxelles. Un riferimento al
"disaccoppiamento" del prezzo dell'elettricità da quello del gas, che dovrebbe favorire la decarbonizzazione del sistema energetico e facilitare l'adozione di energie rinnovabili.
Oltre al capitolo energia il summit discuterà degli
aiuti all'Ucraina per affrontare l'emergenza inverno e delle relazioni con gli Stati Uniti, anche alla luce dell’
Inflaction Reduction Act da 750 miliardi di dollari, che si teme possa generare "effetti distorsivi e discriminatori verso le imprese europee" ed i rischi di "concorrenza sleale".