Facebook Pixel
Milano 17:35
33.168 -0,78%
Nasdaq 18:27
20.864 +0,28%
Dow Jones 18:27
44.617 -0,27%
Londra 17:35
8.259 -0,40%
Francoforte 17:35
19.296 -0,56%

Ex Ilva, Bernabè (Acciaierie d'Italia): arrivare ad assemblea con soluzione problemi finanziari

FIM CISL: Riequilibrare subito governance

Economia
Ex Ilva, Bernabè (Acciaierie d'Italia): arrivare ad assemblea con soluzione problemi finanziari
(Teleborsa) - "Gli azionisti sono in contatto tra di loro e dovranno arrivare all'assemblea con una soluzione dei problemi finanziari di Acciaierie d'Italia". Lo ha detto il presidente, Franco Bernabé, in vista dell'assemblea del 2 dicembre dell'ex Ilva. "Il piano per la decarbonizzazione, per la transizione energetica è pronto - ha spiegato nel corso del Sustainable Future Forum -, i progetti ci sono manca il finanziamento, e spetta agli azionisti decidere che cosa vorranno fare in termini di finanziamento di un processo di transizione che è molto oneroso e comporta nell'arco di 10 anni un investimento di 5 miliardi e mezzo circa".



I prezzi dell'energia hanno avuto un impatto gigantesco sull'Ilva. Noi avevamo una bolletta di circa 200 milioni di euro in un anno normale, tipo il 2019 e 2020, siamo passati a un costo complessivo di 1,4 miliardi, insostenibile per qualsiasi impresa", ha aggiunto. "Gli strumenti che il governo ha adottato, la defiscalizzazione, i crediti di imposta sono stati certamente molto utili - ha spiegato -, ma ci ha imposto comunque una riorganizzazione dell'assetto produttivo in modo tale da minimizzare i consumi. Questo è avvenuto anche nell'industria a valle che ha fermato la produzione per i costi".

"Riequilibrare la governance. È quanto urge in questo momento storico all'ex Ilva, il più grande polo siderurgico d'Europa. Alla vigilia dell'assemblea dei soci, inizialmente prevista per lo scorso 25 novembre e poi rinviata a domani 2 dicembre, è necessario metter mano agli assetti del sodalizio di Acciaierie D'Italia, nato attraverso una partnership tra privato e pubblico. Per la Fim Cisl, che parla con il segretario generale Roberto Benaglia e il segretario nazionale, Valerio D'Alò "rimane indispensabile che lo Stato acceleri il percorso d'ingresso come socio di maggioranza. C'è bisogno di riequilibrare la governance. Lo Stato, negli anni, ci ha messo molto denaro, ce ne metterà altri 2 miliardi. Come sindacato vogliamo che queste risorse vengano spese effettivamente per recuperare il declino registrato dal Gruppo. E i dati della produzione lo dimostrano. Oggi Acciaierie d'Italia, in questo modo, non è in condizione di poter reggere uno stabilimento e una produzione come quella che l'Italia merita".

"Con il riequilibrio della governance, dove chi mette i soldi possa gestire la partita in prima persona, porterebbe benefici all'intero sistema, ormai compromesso, di relazioni industriali e darebbe anche una risposta di un interesse realmente strategico del Gruppo Acciaierie D'Italia. Soluzione importante anche per l'anello debole degli appalti e dell'indotto, troppo spesso condizionati dalle incertezze causate da una gestione poco virtuosa. Senza trascurare, ridando loro centralità, i lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria, quest'ultima in campo allo Sato e proprietaria degli impianti in cui opera Acciaierie D'Italia. È giunto il momento di fare chiarezza. Lo chiedono i lavoratori, insieme ad una città ed un territorio sempre più martoriata da una crisi occupazionale senza precedenti".
Condividi
```