(Teleborsa) - Le quotazioni di petrolio pagano il conto dei timori di impatto sull'andamento economico dalla situazione di Pechino.
Nel paese stanno montando le proteste contro la politica zero Covid che a nulla sembra servita visto l'aumento record dei contagi giornalieri da coronavirus e che probabilmente genererà nuovi problemi alle catene di fornitura, danneggiando la domanda da parte dei consumatori, almeno nel breve periodo.
I future sul
Brent cedono il 2,80% a 81,29 dollari al barile mentre quelli sul
WTI perdono il 2,46% a 74,40 dollari al barile, scivolando ai minimi da dicembre 2021.
Disordini civili in Cina Nel fine settimana i manifestanti cinesi si sono scontrati con la polizia in diverse grandi città, in un crescente malcontento pubblico per le severe misure anti-Covid adottate dal governo di Pechino. La Cina è il secondo maggiore consumatore di petrolio e primo importatore di greggio al mondo.
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