(Teleborsa) - Con l’intervento del Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, si è aperta a
Bergamo la 39esima assemblea nazionale Anci, in programma fino al 24 novembre al polo fieristico del capoluogo orobico, che quest’anno è capitale del volontariato in attesa di diventare, insieme a Brescia, Capitale della Cultura 2023. "La voce del Paese. Per dare la parola alle nostre comunità" è il filo conduttore della tre giorni, che vede amministratori e imprese a confronto, dal
PNRR al caro-energia. Oltre al Presidente Mattarella, atterrato all'aeroporto di Bergamo, attesi anche il presidente del consiglio Giorgia Meloni e 14 ministri. È la quinta volta di Sergio Mattarella a Bergamo nel corso del suo doppio mandato presidenziale.
"Il modo con il quale sapremo utilizzare e mettere a frutto le risorse rese disponibili dalla Ue condizionerà una parte del futuro, non solo del Paese, ma dell'intero continente – ha dichiarato il presidente della Repubblica –. Il
PNRR è un appuntamento che l'Italia non può eludere. Abbiamo l'opportunità di colmare
ritardi strutturali, per rafforzare strategie di
sviluppo sostenibile, per ammodernare la PA per allungare il passo nell'innovazione, per potenziare il
welfare. C'è la possibilità di ridurre i propri squilibri interni, di stare al passo con i tempi, di accelerare nelle
transizioni ecologica e digitale".
Mattarella ha voluto poi ricordare le lezioni da trarre dalla
pandemia. "Resteranno scolpite nelle nostre menti le terribili immagini dei camion militari che portano via i
feretri di tante persone morte a causa del
virus, persone che in molti casi ci hanno lasciato senza il saluto dei familiari, senza una preghiera al loro funerale. Non le dimenticheremo. Rappresentano un monito permanente. Un appello severo e non effimero alla
responsabilità. Celebrare qui l'assemblea dell'Anci vuol dire consapevolezza delle lezioni derivanti dalla pandemia", ha sottolineato.
"Le
autonomie locali sono state riconosciute come un valore sin dal 1957 con la istituzione della Conferenza permanente dei poteri regionali e locali per iniziativa del Consiglio d'Europa", ha dichiarato il presidente Mattarella. "Il Comitato Europeo delle
Regioni raccoglie, oggi, rappresentanze degli eletti di città e regioni dei 27 Paesi membri e costituisce un organo consultivo importante che esprime pareri obbligatori alla Commissione e al Consiglio Europeo e allo stesso Parlamento di Strasburgo. Dunque le autonomie sono protagoniste nel processo democratico che innerva e irrobustisce il percorso dell'unità europea", ha aggiunto.
"I
Comuni sono l'Italia. Sono la Repubblica, come recita l'art.114 della Costituzione. I quasi 9.000 Comuni adempiono, con identica dignità e impegno, alla responsabilità di sostenere le nostre comunità, offrendo servizi di carattere universale – ha dichiarato il presidente della Repubblica –. La
Costituzione sancisce il
principio di uguaglianza per i cittadini e, naturalmente, vale per i Comuni, che devono essere messi tutti in condizione di adempiere ai compiti loro affidati, per poter concorrere a realizzare il principio costituzionale della pari dignità dei cittadini".
Infine,
Sergio Mattarella ha elogiato la reazione europea di fronte alla guerra in
Ucraina. "Oggi una
guerra in Europa, provocata
dall'aggressione della Russia, ci sta facendo ripiombare nel timore di un incubo che pensavamo non potesse più ripresentarsi. Una guerra contrassegnata da atroci crudeltà e dall'intenzione di tenere milioni di persone al buio e al freddo d'inverno – ha affermato –. Di
fronte a questi misfatti la
Ue ha reagito con compattezza, assicurando
solidarietà all'Ucraina e alla sua resistenza. Una reazione importante, che ha come orizzonte la costruzione di una
pace giusta e
necessaria, capace di restituire a quel Paese la piena indipendenza violata".