(Teleborsa) - Il
nuovo Piano Strategico 2023-2025 di
Enel, con cui la società punta a un utile superiore ai 7 miliardi di euro nel 2025 e una cedola in aumento, prevede
investimenti pari a circa 37 miliardi di euro, principalmente concentrati nei sei paesi core (Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia). Il gruppo prevede che circa il 60% degli investimenti, di cui circa il 50% in generazione e circa il10% in clienti e servizi energetici avanzati, sostenga la
strategia commerciale integrata. Inoltre, prevede che le
reti rappresentino circa il 40% degli investimenti nell'arco del Piano Strategico.
Generazione di energia e mercati retailNel 2023-2025, il Gruppo prevede di investire circa
22 miliardi di euro nella strategia commerciale integrata. A livello Paese, si prevede che quasi il 90% di questi investimenti sia allocato in
Italia, Spagna e Stati Uniti, dove il Gruppo può trarre vantaggio dalle politiche di sostegno all’elettrificazione sostenibile, tenendo anche conto del quadro regolatorio favorevole in questi Paesi.
Enel stima che l’
EBITDA da generazione elettrica e mercati retail raggiunga circa 15 miliardi di euro nel 2025, con un CAGR di circa il 13% nel periodo 2022-2025.
RetiNel 2023-2025 il Gruppo prevede di investire circa
15 miliardi di euro nelle reti, principalmente in
Europa (oltre l'80% degli investimenti) alla luce della riequilibrata presenza geografica del Gruppo, di contesti regolatori favorevoli e al fine di promuovere il ruolo delle reti come abilitatori della transizione energetica.
Enel prevede che l'allocazione di capitale del Gruppo determini un aumento dell'
EBITDA delle reti fino a 7,3 miliardi di euro nel 2025, da circa 7,0 miliardi di euro stimati nel 2022.
Il modello di business di StewardshipÈ prevista la mobilitazione di investimenti da parte del Gruppo e di terze parti per un totale di circa
15 miliardi di euro nell’ambito del modello di business di Stewardship, di cui: circa 1,3 miliardi di euro in investimenti diretti del Gruppo in asset che si prevede saranno
conferiti in
joint venture; circa 1,1 miliardi di euro in apporti di capitale da parte del Gruppo in joint venture; il resto, in investimenti di terze parti.
Nei prossimi tre anni, si prevede che questo modello generi circa 1,5 miliardi di euro in termini di
EBITDA cumulato, con un valore atteso della partecipazione di Gruppo pari a 2,5-3,0 miliardi di euro nel 2025.