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NaDEF arriva in CdM: prossima manovra prende forma

Fondi: deficit 2023 al 4,5%, "spazio" da oltre 21 miliardi

Economia, Politica
NaDEF arriva in CdM: prossima manovra prende forma
(Teleborsa) - Arriva in Consiglio dei Ministri - insieme alla Relazione del Governo al Parlamento sull'aggiustamento di bilancio - la NaDEF (Nota di aggiornamento al DEF) che l'esecutivo ha aggiornato con il quadro programmatico (il governo Draghi aveva fornito solo il tendenziale, senza gli effetti delle politiche economiche), il Pil 2023 verrebbe confermato al +0,6% (lo stesso dato indicato dal precedente governo).



Una stima dunque cauta, nonostante la crescita superiore alle attese (+0,5%) del terzo trimestre di quest'anno. Un dato che invece per il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco potrebbe condurre a una revisione in meglio sulle stime per il 2023, grazie ad un effetto-trascinamento (la Banca d'Italia nello scenario base prevede un -0,5%).

Per quanto riguarda invece l'indebitamento netto l'asticella verrebbe portata al 4,5% del Pil: considerato che la stima tendenziale è al 3,4% (ma non è escluso che anche questo dato possa essere rivisto), si aprirebbe uno spazio per il prossimo anno di oltre 21 miliardi. Risorse in deficit che saranno la base di partenza della manovra, vero banco di prova del governo, che ha davanti meno di due mesi per approvarla, pena l'esercizio provvisorio.

E intanto, comincia a prendere forma anche la manovra economica per il 2023: almeno 21 miliardi di risorse in deficit, oltre 15 miliardi per tutelare le famiglie e le imprese dall'emergenza energia, ma anche revisione del Superbonus e del Reddito di cittadinanza. Con il tema delle bollette che resta in cima alle priorità.

Nonostante il calo delle tariffe del gas deciso dall'Autorità per l'energia, la crisi energetica infatti non è superata, il 2023 sarà ancora un anno difficile: il governo lo sa e per questo ha deciso di impostare il lavoro per il prossimo decreto di aiuti e poi per la manovra all'insegna di una "grande prudenza"
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