(Teleborsa) - I sei consiglieri di Ita Airways che lo scorso marzo hanno presentato le
dimissioni, in contrasto con il presidente
Alfredo Altavilla, hanno inviato una lettere al nuovo ministro dell'Economia,
Giancarlo Giorgetti, con la richiesta di rendere finalmente effettivo il passo indietro dal board della compagnia aerea al centro del delicato processo di vendita da parte del socio unico, il Mef.
Nella lettera scrivono che "il
29 marzo scorso hanno presentato le loro dimissioni dall'incarico" al precedente governo "in ragione delle gravi difficoltà e delle gravi tensioni insorte nell'ambito della governance societaria, che hanno reso arduo un sereno svolgimento dello stesso incarico".
Ma "non essendo stati sostituiti, sono rimasti in carica proseguendo comunque con il massimo impegno nello sforzo di tutelare l'interesse della Società e del Socio", ossia il Mef. Però ora
"ritengono indispensabile ed urgente che il Socio stesso proceda all'accoglimento delle proprie dimissioni, e alla sostituzione.
Dal momento delle dimissioni, ormai sette mesi fa, i rapporti tra i consiglieri dimissionari e il presidente Altavilla si sono, infatti,
completamente rotti. Intanto, resta tutta da definire la strada che porterà alla privatizzazione di I
TA Airways anche in vista dell'assemblea dei soci convocata per
l'8 novembre, in prima convocazione, e il giorno 11 novembre in seconda. In parallelo. si attende per fine novembre l'erogazione di 400 milioni di euro, finanziamento già approvato dalla Commissione Europea, cui dovranno seguire altri 250 nel 2023. Il capitolo relativo a queste due erogazioni è
motivo del contendere nella trattativa in corso per la privatizzazione della compagnia aerea, ancora al 100% del Ministero dell'Economia. La
partita infatti si è riaperta nelle scorse ore con Msc-Lufthansa che sono tornate in pista.