(Teleborsa) - "Questo sistema innovativo è un esercizio di libertà e indipendenza. Oggi è un giorno felice ma dobbiamo rimanere umili, uniti e sognare un mondo più sostenibile grazie all'innovazione. Il nostro obiettivo è decarbonizzare completamente le aziende che utilizzano combustibili fossili per avere calore e vogliamo farlo senza nessuna dipendenza geopolitica, senza dipendere da materie rare o materiali preziosi che, oltre a essere oggetto di guerre per il loro accaparramento, sono anche oggetto di fluttuazioni finanziarie; le pietre non hanno questo tipo di inconvenienti". È quanto ha affermato
Ernesto Ciorra, direttore Innovability di Enel, a margine dell'inaugurazione del Thermal Energy Storage (TES), l'innovativo impianto di accumulo sostenibile di energia basato sulle rocce, il primo al mondo su scala industriale, installato nel sito Enel di Santa Barbara, in Toscana, nel comune di Cavriglia (Arezzo).
È stato inaugurato oggi presso il sito Enel di Santa Barbara il TES. In cosa consiste questo innovativo sistema di accumulo basato sulle rocce?"Questo sistema è molto semplice: scaldiamo le rocce, queste mantengono il calore e quando ci serve il calore ce lo ridanno buttandoci sopra acqua che genera vapore caldo. Possiamo scaldare le rocce usando il vapore della centrale, come accade qui, ma l'obiettivo è scaldarle usando le energie rinnovabili. Così facendo, utilizzando le energie rinnovabili e producendo quindi calore, potremmo alimentare tutte le aziende che necessitano oggi di calore che viene prodotto bruciando del gas. Questo impianto ci rende liberi dal gas, liberi dalle materie prime rare che vengono usate nelle comuni batterie – come ad esempio il litio –, e ci rende molto più flessibili e liberi di integrare impianti termici, come questo, insieme alle rinnovabili garantendo migliori performance alle reti elettriche. Quello che noi vogliamo fare è renderci liberi in toto dal gas, non solo dal gas russo, e stiamo trovando soluzioni tecnologiche che ce lo permettono. Anche perché usare in alternativa, come qualcuno dice, l'idrogeno da bruciare, essendo l'idrogeno un prodotto da energia elettrica con delle efficienze bassissime per quei settori cosiddetti 'hard to abate' in cui sembra impossibile decarbonizzare, è una boiata pazzesca".