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Auto elettrica, Motus-E: analisi aumento costi ricarica fuorviante, tariffe flat vantaggiose

L'associazione che rappresenta gli stakeholders della mobilità elettrica smentisce lo studio pubblicato da Facile.it. La convenienza dell'auto elettrica è dimostrata anche dalle tariffe praticate da alcuni grandi operatori di settore

Economia, Energia
Auto elettrica, Motus-E: analisi aumento costi ricarica fuorviante, tariffe flat vantaggiose
(Teleborsa) - Gli allarmi sull'aumento del costo della ricarica di un auto elettrica "rappresentano solo una visione parziale della realtà" e sono "fuorvianti per i consumatori e le imprese". Lo denuncia Motus-E, l’associazione che raccoglie gli stakeholders della mobilità elettrica, commentando i risultati della ricerca "Auto elettriche: +161% per una ricarica" diffusa ieri da Facile.it.

"Il costo dell'elettricità su cui si basano i calcoli fa riferimento esclusivamente all’energia elettrica acquistata da un cliente domestico con un prezzo volatile e non tiene in considerazione né coloro che hanno una tariffa bloccata, né coloro (che ormai superano il milione di autoproduttori) che, grazie ad un impianto fotovoltaico, azzerano o abbattono i costi dell'energia. Nell'indagine, inoltre, non si fa cenno nemmeno a chi usufruisce di una tariffa flat per la ricarica pubblica, ovvero di un piano, soggetto ad abbonamento, in cui a fronte di una spesa fissa viene offerto al cliente un pacchetto di ricarica", spiega Motus-E, ricordando che generalmente quesot tipo di abbonamenti offrono tariffe comprese tra 0,31 e 0,35 €/kWh.

Prendendo a modello un consumo di 6,3 km/kWh, Motus-E calcola che per percorrere 1.000 km a 0,35 €/kWh si spenderebbero solo 55 euro a fronte degli 83 euro per la benzina e dei 71 euro per il diesel calcolati da Facile.it. In più, l'associazione sottolinea che i prezzi dei carburanti tradizionali sono stati scelti in un periodo ad hoc, in cui erano più bassi, e beneficiano ancora del taglio delle accise operato dal governo, che ne ha ridotto il costo del 47% altrimenti sarebbero oggi ai livelli di marzo (circa 2,16 €/l per il diesel), mentre l’energia elettrica ha avuto solo l’esonero degli oneri di sistema, pari a circa 0,04€/kWh, paragonabili ad un 6% dell’attuale prezzo dell’energia.

Prendendo ad esempio le tariffe praticate dai principali operatori del settore, quali Enel Energia in ambito domestico ed Enel X Way per le ricariche pubbliche, la convenienza della ricarica elettrica sia a casa sia presso le colonnine pubbliche salta all'occhio rispetto all'alimentazione tradizionale (in alcuni casi fino al 50% in meno per ogni 1000 km).
Nel caso di ricarica 100% a casa, la tariffa Enel Flex di Enel Energia continua a rendere competitivo viaggiare in elettrico rispetto al benzina/diesel.
Ma anche il confronto con la ricarica pubblica continua a essere favorevole all’auto elettrica grazie all'abbonamento Flat LARGE di Enel X Way: 45 euro per 145kWh. L'operatore ha infatti voluto adottare una scelta responsabile per promuovere la mobilità sostenibile e per contenere, se non annullare, l’impatto del rincaro del costo dell'energia elettrica: nel caso di percorrenza di 1.000 Km in più di un mese, la tariffa è rimasta ferma a 45 euro per ogni tipologia di auto (Utilitaria, berlina, Berlina segmento D): per una percorrenza di 1.000 Km in un mese si registrano aumenti molto contenuti a seconda delle tipologie e variano da un range di 45-53 euro per una utilitaria (nel 2021 era 45-49 euro) a 45-50 euro per una Berlina (da 45-48 euro) a 45-65 euro per una Berlina segmento D (da 45-51 euro), con un rincaro al massimo del 22%.
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