(Teleborsa) - Il Comitato di politica monetaria (MPC) della
Banca centrale turca (CBRT) ha deciso di
ridurre il tasso ufficiale dal 13% al 12%, nonostante l'inflazione sia salita al +80,2% ad agosto, registrando il quindicesimo aumento mensile consecutivo e il nuovo record degli ultimi 24 anni.
Il Comitato "prevede che
il processo di disinflazione inizi sulla scia delle misure adottate e attuate in modo decisivo per rafforzare la stabilità finanziaria e dei prezzi sostenibile insieme alla risoluzione del conflitto regionale in corso", si legge nello statement rilasciato al termine del meeting.
Il ciclo di allentamento monetaria, che secondo gli osservatori è dovuto alle pressioni del presidente Recep Tayyip Erdogan, è
giudicato senza senso dal punto di vista economico-finanziario dagli economisti.
"È
importante che le condizioni finanziarie rimangano favorevoli per preservare lo slancio della crescita della produzione industriale e l'andamento positivo dell'occupazione in un periodo di crescenti incertezze sulla crescita globale e di crescente rischio geopolitico - viene sottolineato - Di conseguenza, il Comitato ha deciso di ridurre il tasso di policy di 100 punti base e ha valutato che il livello aggiornato del tasso di policy è adeguato alle attuali prospettive.
La CBRT continuerà "a
utilizzare con decisione tutti gli strumenti disponibili nell'ambito della strategia di liraization fino a quando indicatori forti non indicheranno un calo permanente dell'inflazione e l'obiettivo a medio termine del 5% non sarà raggiunto nel perseguimento dell'obiettivo primario della stabilità dei prezzi", è la conclusione.