(Teleborsa) -
L'export tricolore rialza la testa a luglio, dopo la batosta del mese precedente, sostenuto dalla
vendita di mezzi di navigazione marittimi. E' quanto emerge dall'ultimo report mensile dell'
Istat, da cui risulta anche un forte aumento dlele importazioni dovuto soprattutto a materie prime energetiche.
A luglio 2022, c'è stata una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le
esportazioni (+4,1%) che per le
importazioni (+3,4%). L’export cresce sia verso i mercati extra Ue (+5,7%) sia rispetto all’area Ue (+2,6%).
Il
disavanzo commerciale è pari a
-361 milioni di euro, a fronte di un
avanzo di 8.575 milioni a luglio 2021. Il deficit energetico raggiunge gli 11.412 milioni (era 3.815 milioni un anno prima) ma l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici è elevato (11.051 milioni) sebbene meno ampio rispetto a luglio 2021 (12.391 milioni).
Nel
trimestre maggio-luglio 2022, l’export cresce del 6,8% e l’import dell’8,8%, mentre la
crescita su base annua evidenzia
per l'export un aumento è del 18% in termini monetari ed un
calo del 4% in volume. La crescita dell’export in valore è molto più sostenuta verso l’area Ue (+21,8%) rispetto ai mercati extra Ue (+14,2%).
L’import registra un
incremento tendenziale del 44%, che coinvolge sia l’area Ue (+21,3%) sia, in misura decisamente più ampia, l’area extra Ue (+72,9%).
Tra i
settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano:
articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+91,4%),
prodotti petroliferi raffinati (+187,7%), macchinari e apparecchi (+9,8%), sostanze e prodotti chimici (+22,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+9,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,9%).
I
paesi di sbocco più attivi sono
Belgio (+117,7%),
Stati Uniti (+22,7%),
Germania (+11,5%) e
Francia (+10,8%). Si amplia la flessione dell’export verso la Russia (-36,4%) e diminuiscono anche le vendite verso Svizzera (-10,8%) e Giappone (-17,7%).
Nei primi sette mesi del 2022, la crescita tendenziale delle
esportazioni (+21,8%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+23,2%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+44,6%), prodotti petroliferi raffinati (+112,5%), sostanze e prodotti chimici (+27,9%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+19,5%).
A luglio 2022 i
prezzi all’importazione crescono dello 0,9% su base mensile e
del 20,6% su base annua (era +21,5% a giugno).