(Teleborsa) -
La Banca centrale europea vuole armonizzare le modalità con cui le banche
offrono criptovalute per garantire che dispongano di c
apitale e competenze sufficienti in un
settore che alcuni parlamentari
dell'Unione europea hanno definito il
"Far West". Lo riporta l'agenzia
Reuters.
Diverse società di
criptovalute, come Binance e Crypto.com, sono state autorizzate ad operare in paesi Ue come
Italia, Francia, Spagna, Grecia o Germania dopo aver aderito alle misure nazionali di anti-riciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo. Questo precede il rilascio di licenze a livello europeo, che non avverrà prima del
2023.La Bce ha detto che anche le banche stanno valutando un coinvolgimento nel settore delle
criptovalute, ma che le norme nazionali divergono notevolmente.
"In Germania, alcune attività di criptovaluta sono soggette all'obbligo di licenza bancaria e, ad oggi, diverse banche hanno chiesto di essere autorizzate a svolgere tali attività", ha rilevato la Bce in un comunicato.
"È in questo contesto che la Bce sta prendendo provvedimenti per armonizzare la valutazione delle richieste di licenza".
La Bce, che regola direttamente i principali istituti di credito della zona euro ha comunicato che esaminerà se le attività di criptovaluta sono in linea con il
"profilo" di rischio di una banca, che determina la quantità di capitale da detenere.
Alla Banca Centrale Europea spetterà verificare inoltre se una banca è in grado di identificare e valutare i rischi derivanti dai cryptoasset e se i membri del consiglio di amministrazione e il personale informatico possiedono una
"esperienza solida" nel settore.