(Teleborsa) -
CiviBank ha chiuso il
primo semestre 2022 con un totale di 375 milioni di euro erogati a imprese e famiglie del nordest (+2,2%), trainati dai mutui prima casa e bonus fiscali green, quali segnali di ripresa e di fuoriuscita dalla crisi pandemica. Confermata la solidità patrimoniale con il
CET1 ratio al 15,4%. Il risultato, normalizzato dalle componenti relative all'allineamento alle nuove policy di gruppo, risulta essere positivo per 10,3 milioni di euro.
Si tratta della
prima situazione infrannuale post entrata della banca nel gruppo Sparkasse. L'avvio del "Programma di integrazione" ha comportato la necessità di avviare un percorso di progressivo allineamento alle politiche relative alle rettifiche di valore sulle posizioni deteriorate. Le nuove politiche sono caratterizzate da un
approccio di maggiore cautela nella valorizzazione dei crediti non performing e l'applicazione di queste misure ha comportato in incremento delle rettifiche di valore per rischio di credito a valere sul 30 giugno 2022 per complessivi 39 milioni di euro.
Al 30 giugno 2022 i
crediti verso la clientela si attestano a 3.412 milioni di euro, in crescita del 4,0% rispetto al 31 dicembre 2021 (3.280 milioni di euro). Alla chiusura del periodo i
crediti deteriorati (NPE), al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 98,7 milioni di euro, con un livello di NPL ratio netto è pari al 2,9% (a fronte di un target 2022 pari a 3,7%).
Il
margine di interesse si attesta a 45,9 milioni di euro, in crescita del 21,0% rispetto al 30 giugno 2021. Le commissioni nette sono pari a 18,9 milioni di euro, in crescita del 10,9% rispetto ai 17 milioni di euro del primo semestre 2021. La
perdita netta di periodo si attesta quindi a 19,6 milioni di euro (il risultato sarebbe positivo per 10,3 milioni di euro escludendo l'allineamento alle nuove policy).
"Si tratta di un bilancio che conferma la capacità della banca di generare un ritorno operativo positivo - ha commentato la
presidente Alberta Gervasio - Nello stesso tempo sono state adottate regole di maggior prudenza per quanto riguarda i rischi. Gli accantonamenti effettuati riflettono la necessità di affrontare le sfide future potendo contare su livelli di coperture dei crediti deteriorati che evitino in futuro di sopportare ulteriori perdite. Lo stesso ragionamento riguarda anche le rettifiche relative al compendio immobiliare. Con queste iniziative la banca può guardare al futuro con maggiore serenità".