(Teleborsa) - Gli
ex vertici di
Banca Monte dei Paschi di Siena, accusati di
ostacolo alla vigilanza di Bankitalia nella ristrutturazione del derivato Alexandria, sono stati
assolti in appello a Firenze perché "il fatto non sussiste". Assolti quindi con formula piena, nel processo di secondo grado bis, l'ex presidente Giuseppe Mussari, l'ex direttore generale Antonio Vigni e l'ex capo dell'area finanza Gianluca Baldassarri.
Nell'appello nel 2017 gli imputati erano stati assolti perché "il fatto non costituisce reato", ma nel 2019 la Suprema Corte aveva disposto un altro appello per definire la formula di assoluzione. Gli
imputati avevano fatto ricorso per essere assolti con formula piena, cosa che oggi i giudici hanno deciso. In primo grado erano stati condannati dal Tribunale di Siena a tre anni e sei mesi di reclusione e a cinque di interdizione.
Si tratta del
secondo verdetto di assoluzione in pochi mesi. Il 6 maggio scorso, questa volta a Milano, i tre ex vertici della banca senese sono stati assolti nel processo principale sui derivati. Anche in quel caso l'appello ha ribaltato il verdetto del Tribunale.