(Teleborsa) - In seguito all'informativa sulla
gestione del rapporto concessorio dell'Autostrada A24/A25, presentata dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che dà efficacia immediata alla risoluzione della convenzione del 18 novembre 2009, sottoscritta tra
ANAS S.p.A e Strada dei Parchi S.p.A., disposta con decreto direttoriale approvato con decreto del Mims e del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Tale provvedimento tiene conto degli esiti della procedura per grave inadempimento, attivata a dicembre 2021 dalla Direzione generale del Mims, in considerazione delle molteplici criticità riscontrate nella gestione dell'autostrada, compreso l'inadeguato stato di manutenzione.
Il decreto-legge dispone l
'immediato subentro di ANAS S.p.A. nella gestione dell'autostrada che, per assicurare la continuità dell'esercizio autostradale, potrà avvalersi di tutte le risorse umane e strumentali attualmente impiegate, tra cui il personale di esazione, quello impiegato direttamente nelle attività operative e le attrezzature, automezzi e macchinari necessari ad assicurare il servizio.
E' inoltre previsto che l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA) avvii un
piano di ispezioni per verificare le condizioni sicurezza dell'intera infrastruttura autostradale.
Per gli utenti è esclusa ogni ulteriore variazione delle tariffe, che rimangono invariate per il futuro rispetto a quelle del 2017.
Il decreto-legge contempla, inoltre, misure per la regolazione dei rapporti con il concessionario decaduto in relazione all'indennizzo spettante in base alla normativa vigente, fatto salvo il diritto al di risarcimento dei danni a favore del Mims.
Intanto la
concessionaria Strada dei parchi S.p.A. del gruppo industriale abruzzese che fa capo all'imprenditore Carlo Toto, tramite l'ANSA fa sapere che non c'è stato "nessun inadempimento, è un autentico sopruso al quale reagiremo prontamente e duramente chiedendo i danni ai responsabili". La concessione delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25 sarebbe scaduta nel 2030 e dalle prime parole della dirigenza, la revoca sarebbe in danno, cioè conseguenza di violazioni contrattuali da parte della concessionaria.