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Vertice UE, manca l'accordo sul petrolio per veto Ungheria

Via libera a 9 miliardi di aiuti a Kiev e ad un piano di emergenza per il gas. Si esplorano anche le opzioni per proteggere l'export di grano dall'Ungheria

Economia
Vertice UE, manca l'accordo sul petrolio per veto Ungheria
(Teleborsa) - Nessun accordo sull'embargo UE al petrolio russo. La riunione degli ambasciatori del 27 (Coreper), che si era riunita per mettere a punto un'accordo di massima sul sesto pacchetto di sanzioni, in vista del Consiglio europeo che prende il via oggi, non ha trovato la sospirata intesa sul blocco delle importazioni di greggio a partire dalla fine dell'anno, neanche con l'accorgimento dell'esenzione all'import del greggio proveniente dall'oleodotto Druzhba, che favorisce in particolare l'Ungheria. E' stata proprio quest'ultima a ribadire il veto.

E così è fallito il tentativo di raggiungere un accordo preliminare prima del vertice europeo, che dovrà varare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia e prendere decisioni difensive sul tema energia e derrate alimentari.

Accordo trovato invece sulla confisca di beni russi ai fini della ricostruzione dell'Ucraina. "Il Consiglio europeo - si legge nella bozza - sostiene ulteriori opzioni in linea con l'esplorazione attiva del diritto internazionale e dell'UE, comprese le opzioni volte a utilizzare i beni russi congelati per sostenere la ricostruzione dell'Ucraina".

Via libera anche alla elaborazione di un piano d'emergenza per lo stop del gas russo. "La preparazione a possibili gravi interruzioni dell'approvvigionamento e la resilienza del mercato del gas dell'Ue dovrebbero essere migliorate, in particolare concordando rapidamente accordi di solidarietà bilaterali e un piano europeo coordinato di emergenza", recita la bozza, aggiungendo "il riempimento dello stoccaggio prima del prossimo inverno dovrebbe essere accelerato".

I Ventisette si dicono uniti anche nel "proseguire rapidamente i lavori per l'ottimizzazione del funzionamento del mercato europeo dell'elettricità in modo che resista alla futura volatilità dei prezzi, fornisca elettricità a prezzi accessibili e si adatti pienamente a un sistema energetico decarbonizzato". A questo proposito si valuta "la fattibilità dell'introduzione di price cap temporanei" per frenare l'aumento dei prezzi dell'energia.

Il Consiglio europeo, nel condannare "l'appropriazione illegale da parte della Russia della produzione agricola in Ucraina", sollecita Mosca a "porre fine ai suoi attacchi alle infrastrutture di trasporto in Ucraina, revocare il blocco dei porti ucraini del Mar Nero e consentire le esportazioni di generi alimentari, in particolare da Odessa". "L'Unione europea sta adottando misure attive per facilitare le esportazioni agricole dell'Ucraina e per sostenere il settore agricolo ucraino in vista della stagione 2022".

Raggiunta l'intesa su un nuovo prestito da 9 miliardi all'Ucraina. "L'Unione europea continuerà a sostenere il governo ucraino nelle sue urgenti esigenze di liquidità insieme ai suoi partner del G7" e "continua inoltre a impegnarsi a rafforzare la capacità dell'Ucraina di difendere la propria integrità territoriale e sovranità" inclusa l'offerta di "sostegno militare all'Ucraina nell'ambito del Fondo europeo per la pace".



(Foto: © andreykuzmin / 123RF)
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