(Teleborsa) - Il
Piando decennale di FS Italiane "deve portare a casa, come
primo risultato, un aumento della
capacità disponibile ferroviaria dell'ordine del 20%, attraverso investimenti in infrastrutture, sull'Alta velocità e sul trasporto ferroviario, e come
secondo obiettivo deve vedere il
raddoppio della quota di merci trasportata su rotaia, per agevolare un transizione che è necessario fare perché, se l'Europa e noi non faremo nulla, ci troveremo, da qua al 2030, con 700-800mila veicoli in più su strada, quindi si creerà un congestionamento importante".
Lo ha spiegato l'Amministratore delegato di FS Italiane,
Luigi Ferraris, dopo la presentazione del piano strategico, aggiungendo che il piano "deve vedere un aumento della quota passeggeri" e puntare ad "offrire un servizio che privilegi il trasporto collettivo, con maggior integrazione del treno, soprattutto regionale e trasporto locale, e delle piattaforme digitali".
"Alla luce dei tragici sviluppi in Ucraina e delle criticità legate all'approvvigionamento di energia. ha sottolineato il manager - il piano fa di più dal punto di vista dell'autoproduzione di energia. Ci siamo dati un obiettivo raggiungibile di
produrre il 40% di energia per i nostri consumi, perché noi siamo il primo consumatore in Italia con 6 Terawatt/ora o il 2% della domanda complessiva. Abbiamo la possibilità di
usare spazi non utilizzati per il core business che possono essere convertiti per impianti solari, piccole pale eoliche e anche, perché no, fare un po' di stoccaggio dell'energia nei momenti in cui c'è un eccesso. Quindi svilupperemo una unità di business focalizzata sull'
energy management e sull'efficienza energetica interna al gruppo".
"L'altro punto a me caro sono le
persone, le ho messe al
primo posto perché per me la grande sfida è riuscire a tenere tutti a bordo, in una fase di grande transizione tecnologica. Portare nuove competenze, nuovi giovani, nuove risorse - ha concluso Ferraris - che devono aiutare a
dare continuità al futuro per questa azienda, perché i 10 anni ci danno una fotografia, ma quello che stiamo avviando, non noi, ma l'Europa, è un grande
ridisegno dell'infrastruttura. Ricordiamoci che noi abbiamo infrastrutture civili che hanno mediamente 70 anni quindi è arrivato il momento di
reingegnerizzare, rimodernare, rivedere e questo durerà anche più di 10 anni. Quindi è importante avere dei giovani a bordo che diano continuità".