(Teleborsa) - È iniziata a Trieste
l'assemblea di
Generali Assicurazioni, che si svolge ancora da remoto a causa della pandemia di Covid-19 e nonostante l'anno scorso il presidente avesse dato appuntamento "di persona a Trieste" per l'assise 2022. All'avvio dei lavori, il
capitale rappresentato e ammesso alle procedure di voto è superiore al 70,7%. Sono state quindi confermate le attese per un'affluenza record, la quale dovrebbe avvantaggiare la conferma di Donnet e la vittoria della lista proposta dal board del gruppo assicurativo.
Sono presenti
di persona il presidente Gabriele Galateri di Genola, il Group CEO Philippe Donnet, il Group CFO Cristiano Borean e il segretario del CdA Giuseppe Catalano. "Mi sarebbe piaciuto incontrarvi di persona, speriamo di poter riprendere dal prossimo anno - ha detto il presidente in apertura di lavori - Oggi è un giorno importante, decideremo il rinnovo del CdA e il futuro delle Generali. La
partecipazione al 70%, rispetto a una media del 55-56%, è una testimonianza importante della partecipazione attiva ala vita della compagnia".
In sede ordinaria, l'assemblea
è chiamata a deliberare su: bilancio d'esercizio 2021 (compreso destinazione dell'utile d'esercizio 2021 e distribuzione del dividendo); programma di acquisto di azioni proprie; presentazione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti; Long Term Incentive Plan di Gruppo (LTIP) 2022-24; piano di azionariato per i dipendenti del Gruppo;
nomina del CdA per gli esercizi sociali con chiusura al 31 dicembre 2022-2024.
In sede straordinaria, l'assemblea è chiamata a deliberare su: modifica dello Statuto Sociale; programma di acquisto di azioni proprie ai fini del loro annullamento nel quadro dell’attuazione del piano strategico 2022-24.
L'assemblea odierna vedrà lo
scontro tra la lista (e il piano strategico) del CdA uscente, che propone l'indipendente Andrea Sironi come presidente e l'AD uscente Philippe Donnet come amministratore delegato,
e quella del gruppo Caltagirone, che invece candida Claudio Costamagna alla presidenza e il manager di Generali Luciano Cirinà alla poltrona di AD. L'entità del distacco sarà determinante, con Costamagna che a inizio mese ha annunciato ricorsi in caso di sconfitta con un margine inferiore al 6%, visto anche il 4,43% del prestito titoli di
Mediobanca e l'1,4% di De Agostini ceduto a termine in scadenza.